Ufficiale, il Ddl Concorrenza non sarà discusso prima del referendum

La conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari che si è svolta al Senato lo scorso 8 novembre ha approvato il calendario dei lavori dell’Assemblea per il periodo che va dall’8 al 24 novembre 2016. Come era facilmente prevedibile, nelle giornate di lavoro in questione non compare il disegno di legge sulla Concorrenza. A ciò va aggiunto che, come confermato dallo stesso Senato, l’Aula non terrà seduta nella settimana dal 28 novembre al 2 dicembre. FarmaciaVirtuale.it ha spiegato a più riprese ai propri lettori che il provvedimento è stato di fatto accantonato di conoscere l’esito del referendum costituzionale, previsto per il 4 dicembre. Ciò per ragioni non tecniche ma prettamente politiche. Nel frattempo, all’ordine del giorno ci saranno altre norme attualmente in discussione al Senato: è il caso degli atti riguardanti i parchi, delle relazioni della commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, delle ratifiche di accordi internazionali definite dalla commissione affari esteri. E ancora si parlerà dell’istituzione di una commissione d’inchiesta sugli eventi sismici che si sono verificati in Abruzzo, mentre martedì 15 novembre si discuterà anche il disegno di legge n. 2224 e connessi, in materia di Responsabilità professionale del personale sanitario e rischio clinico, già approvato dalla Camera dei deputati e che è stato licenziato dalla commissione Igiene e Sanità del Senato nei giorni scorsi. Una volta ottenuto il via libera a Palazzo Madama (la scadenza per la presentazione di eventuali emendamenti era stata fissata per le ore 13 di giovedì 10 novembre), il testo dovrà poi tornare alla Camera per l’approvazione definitiva. Il Ddl Concorrenza nel documento datato 8 novembre viene comunque menzionato: viene ribadito infatti quanto stabilito dalla precedente conferenza dei capigruppo dell’11 ottobre, con la quale veniva stabilito il programma dei lavori del Senato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2016. Occorrerà verificare se nelle ultime settimane dell’anno sarà possibile affrontare la discussione sul disegno di legge, vista la concomitanza con l’approvazione della legge finanziaria.