Passato il processo di gestione della fatturazione elettronica B2B e B2C, il 2019 è l’anno dell’adeguamento della propria attività all’invio telematico dei corrispettivi giornalieri, salvo proroghe all’ultimo minuto. Nello specifico, l’obbligo riguarderà inizialmente i soggetti con volume d’affari annuo superiore a 400mila euro, mentre, a partire dal 1 gennaio 2020, tutte le attività dovranno adeguarsi alla nuova normativa. Sebbene ad oggi, 1 luglio 2019, manchino tre mesi dall’avvio, le farmacie soggette a tale onere dovranno muoversi per tempo al fine di prendere i contatti con i propri fornitori di servizi, tra cui software house, distributori di casse fiscali e commercialisti, e provvedere per tempo al completamento del processo di adeguamento.

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Con riferimento alle modalità di invio dei corrispettivi, la prima può essere effettuata attraverso il misuratore fiscale, la seconda, ancora da definire, direttamente attraverso il software gestionale, in particolare nel flusso di dati già inviati al ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso la piattaforma Sistema tessera sanitaria. Nel caso della prima modalità, le farmacie dovranno verificare in fase preliminare l’adeguatezza dei propri misuratori fiscali. In particolare, il misuratore fiscale può essere già adeguato all’invio, oppure adeguabile, o non adeguabile. Nel primo caso basterà sfruttare le funzionalità già presenti nello stesso, nel secondo caso bisognerà aggiornare attraverso un aggiornamento software o hardware, nel terzo caso, si dovrà sostituire interamente il misuratore fiscale. Il registratore di cassa diventerà quindi un Registratore di cassa telematico.

Dopo l’adeguamento strutturale, si procederà quindi con l’accreditamento del misuratore fiscale abilitato all’invio presso l’Agenzia delle entrate. In tal caso, può essere utilizzato il medesimo accesso al cassetto fiscale o al sito “Fatture & Corrispettivi”, generando quindi un apposito Qrcode, specifico per ogni Registratore di cassa telematico. Questo sarà apposto sullo strumento stesso, in modo che sia visibile ai clienti.

Si ritiene utile ricordare che, per la dotazione – o l’aggiornamento, quando possibile – di un registratore di cassa è previsto un incentivo consistente in un credito d’imposta, fruibile dalla farmacia scalandolo dall’F24, pari a 250 euro in caso di nuovo acquisto e di 50 euro per l’aggiornamento di un apparato pre-esistente. Per questo motivo, l’Agenzia delle entrate, con la nota prot. n. 49842/2019 del 28 febbraio 2019, ha definito le modalità attuative per poter accedere a tale credito, «in relazione alle spese sostenute negli anni 2019 e 2020 per l’acquisto o l’adattamento degli strumenti utilizzati per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri», istituendo successivamente, con risoluzione 33/E del 1 marzo 2019, il codice tributo “6899”, denominato «credito d’imposta per l’acquisto o l’adattamento degli strumenti mediante i quali sono effettuate la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri – articolo 2, comma 6-quinquies, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127», al fine di poter ottenere il tax credit e consentirne l’uso in compensazione attraverso l’F24.

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