Per la Corte dei Conti le entrate da ticket per il 2013 sono state pari a 2,9 miliardi di euro, mentre gli esenti per età o per reddito supererebbero gli 11milioni. Non sono inclusi nei dati della Corte dei Conti gli esenti per le patologie gravi.
È di questi giorni però la proposta delle Regioni in materia di contenimento della spesa sanitaria di togliere l’attuale esenzione dal pagamento del ticket al compimento dei 65 anni e prevederla solo per quegli over65 con pensioni sociali o patologie particolarmente gravi, per i disoccupati o per gli anziani che vivono in famiglie molto numerose. La notizia riferita dal coordinatore degli assessori alla Sanità Luca Coletto all’Ansa dovrà essere ovviamente presa in esame dal Ministero della Salute ma non si fanno aspettare le reazioni.
“Esprimiamo grande preoccupazione sulle indiscrezioni emerse dal Governo e dalle Regioni in merito alla revisione dei ticket. La nostra contrarietà è sia nel metodo che nel merito”, afferma Tonino Aceti, Coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.
Sulla notizia di una ventilata revisione dei ticket sanitari e delle esenzioni ha commentato anche il senator Luigi D’Ambrosio Lettieri, capogruppo FI della Commissione Igiene e Sanità del Senato, che ha presentato una interrogazione urgente a risposta orale in Commissione ai ministri della Salute, Lorenzin e dell’Economia, Padoan: “In Italia il ticket sanitario rappresenta una quota di partecipazione diretta dei cittadini alla spesa pubblica, oltre ad essere una leva fondamentale con la quale è possibile incidere direttamente sui principi fondanti del Servizio Sanitario nazionale come equità e soprattutto solidarietà”.
D’Ambrosio Lettieri chiede ai Ministri come intendano procedere nella revisione del ticket, considerata da una parte l’entrata in vigore del nuovo Isee che comprende nel reddito anche le prestazioni assistenziali, ad esempio le indennità di accompagnamento per le persone diversamente abili.
D’Ambrosio Lettieri ha chiesto ai ministri di ascoltare formalmente le associazioni di cittadini e pazienti maggiormente rappresentative ma spiega: “Esiste altresì un sistema di esenzioni per reddito e fasce di età e per i servizi considerati salvavita, oltre ad un super-ticket sulla ricetta medica che, di fatto, sta penalizzando il sistema pubblico a favore di quello privato, dove i tempi di attesa risultano notevolmente ridotti. Proporrei, invece di abolire l’esenzione per gli over 65 con l’applicazione di un sistema di compartecipazione di tipo progressivo in base alla capacità di reddito. Abolendo il super-ticket e garantendo esenzioni totali in base a reddito, età e patologie, a cominciare dai malati cronici e rari”.
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