«Ritengo che le esperienze di Lazio ed Emilia Romagna testimonino molto chiaramente quanto il coinvolgimento di farmacisti e farmacie sia centrale quando si tratta di garantire prestazioni in tempi rapidi e in sicurezza a una vasta fascia della popolazione, a maggior ragione in una fase quantomeno complessa come quella attuale». È quanto si legge in una nota a firma di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi). Secondo quanto sottolinea il dirigente «a fronte del successo di queste iniziative e della volontà espressa dalle Regioni di voler generalizzare il ricorso all’attività di screening, non è comprensibile l’atteggiamento del Governo. Infatti alla nostra proposta di coinvolgere i farmacisti nella campagna vaccinale e nelle attività di monitoraggio dei contagi ancora non è stata data una risposta».

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Cossolo: «Farmacie punto di riferimento fondamentale»

Dello stesso avviso è Marco Cossolo, presidente Federfarma, il quale evidenzia che «il gradimento dei cittadini emiliani per l’effettuazione dei test sierologici in farmacia è la dimostrazione che le farmacie sono un punto di riferimento fondamentale e facilmente accessibile, sul quale il sistema sanitario e i cittadini stessi possono contare sempre e ovunque, anche nelle aree interne e più lontane dai servizi sanitari. Soprattutto in un momento di emergenza come questo, nel quale è fondamentale evitare assembramenti e avvicinare quanto più possibile i servizi di cura e prevenzione alle persone».

Apprezzamento anche dai farmacisti europei

«Questa iniziativa – prosegue Cossolo -, peraltro, è stata molto apprezzata a livello europeo, tanto da diventare un modello da imitare, come dimostrano le parole del Segretario generale del Raggruppamento europeo dei farmacisti (PGEU – Pharmaceutical Group of European Union) Ilaria Passarani. È paradossale che l’Italia sia all’avanguardia sulla somministrazione dei test sierologici in farmacia e sia, invece, tra i pochi Paesi UE in cui non è ancora possibile vaccinarsi in farmacia».

Test Covid-19 nelle farmacie in Emilia-Romagna

Lunedì 19 ottobre 2020 la Regione Emilia-Romagna ha dato il via libera ai test sierologici rapidi per gli studenti e i loro familiari nelle farmacie aderenti all’iniziativa. Secondo quanto ha fatto sapere la Regione, alla data del 16 ottobre «sono per ora 667 le farmacie convenzionate, pubbliche o private, che hanno già aderito all’iniziativa, il 50% del numero complessivo presente in regione, ma le porte rimangono aperte per chi avesse intenzione di farlo in futuro.

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