La Regione Lombardia ha approvato, con la Deliberazione N° XII/1475 nella seduta del 4 dicembre 2023, il modello organizzativo per la diffusione dei servizi di telemedicina, inquadrato nel più ampio contesto del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il piano, che mira a rafforzare il Sistema sanitario regionale attraverso l’innovazione e la digitalizzazione, vede la telemedicina come uno strumento per migliorare l’assistenza ai pazienti lombardi con patologie croniche e per promuovere l’assistenza domiciliare.

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Pnrr e l’assegnazione delle risorse finanziarie. Come si ricorderà, il Pnrr ha come obiettivo l’incremento delle prestazioni in assistenza domiciliare entro la metà del 2026, sfruttando anche le potenzialità della telemedicina. A tal fine, sono stati stanziati a livello nazionale 250 milioni di euro per la «Piattaforma di telemedicina» e 750 milioni per i «Servizi di telemedicina». Gli investimenti sono stati ripartiti con i diversi decreti ministeriali che hanno definito anche le linee guida per l’adozione delle soluzioni di telemedicina e le modalità di collaborazione tra Agenas e le Regioni capofila, tra cui la Lombardia, che ha il compito di guidare l’acquisizione di soluzioni di telemedicina conformi alle linee guida nazionali.

Coinvolgimento delle strutture territoriali. Il modello organizzativo approvato dalla Regione Lombardia, alla versione 01 del 17 novembre 2023, prevede il coinvolgimento di diverse figure professionali e strutture sanitarie, tra cui medici di medicina generale, pediatri, farmacie, case e ospedali della comunità, nonché centri operativi per l’assistenza domiciliare integrata (Adi) e centrali operative territoriali. L’obiettivo è creare un sistema integrato che possa garantire l’assistenza capillare e di qualità, promuovendo l’uso di tecnologie innovative e riducendo i costi sociali. Il modello regionale lombardo di telemedicina si pone come punto di partenza per un processo di evoluzione continua, che terrà conto del feedback di associazioni di cittadini, enti sanitari e altre parti interessate.

La rete delle farmacie di comunità. Quanto al ruolo delle farmacie territoriali, nella Delibera si legge che «per la capillarità della loro collocazione, svolgono un ruolo importante come elemento di prossimità al cittadino nel progetto di prevenzione e cura sempre più orientato alla domiciliarità». In tal senso «le Centrali operative territoriali (Cot) presenti presso ciascun Ente sociosanitario hanno il ruolo di organizzare e coordinare i servizi assistenziali avvalendosi delle strutture ospedaliere, delle Case di comunità, degli ambulatori di Mmg, Uca, Rsa, Hospice, e potrebbero utilmente avvalersi della rete di farmacie territoriali e, in particolare, delle farmacie rurali, per il ruolo anche sociale che svolgono in termini di avvicinamento dei cittadini ai servizi digitali e al superamento del «digital divide» spesso più accentuato nei piccoli centri e nelle zone montane».

Il ruolo centrale delle farmacie. Nella Delibera è riconosciuto il ruolo territoriale delle farmacie. Nell’atto regionale si legge che «grazie alla capillarità sul territorio, orari di apertura estesi, attese limitate e alle specifiche competenze dei farmacisti, le farmacie costituiscono una rete di grande interesse per lo sviluppo dei servizi territoriali e nello specifico dei servizi digitali e di telemedicina. Anche il Pnrr prevede investimenti per il potenziamento della rete e la valorizzazione del ruolo delle farmacie attraverso i contributi per l’acquisto di dispositivi per monitorare i valori dei pazienti e trasformarli in centri in cui erogare televisite».

Piano di diffusione dei servizi di telemedicina. Come evidenziato nel documento, la deliberazione regionale lombarda non comporta spese aggiuntive per il bilancio regionale e prevede che la Direzione generale welfare si occupi dell’attuazione e dell’eventuale revisione del modello, nonché del coordinamento dei tavoli di lavoro per definire le modalità operative dettagliate per i soggetti e le strutture coinvolte. La Regione Lombardia si impegna in tal senso a sviluppare un piano di diffusione dei servizi di telemedicina che risponda efficacemente alle esigenze sanitarie del territorio, in linea con gli obiettivi del Pnrr e del Piano Regionale di Sviluppo Sostenibile. Si rimanda alla sezione «Documenti allegati» per il testo integrale della delibera regionale.

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