Il ministero della Salute ha emanato un decreto che stabilisce la distribuzione delle risorse finanziarie destinate al potenziamento dei servizi di telemedicina, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il decreto si colloca all’interno di un quadro normativo europeo e nazionale che ha visto, negli ultimi anni, un’accelerazione verso la digitalizzazione dei servizi sanitari. In particolare, il regolamento (Ue) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio ha definito il dispositivo per la ripresa e la resilienza, con l’intento di fornire supporto finanziario agli Stati membri per il raggiungimento di obiettivi specifici. Tra questi, la telemedicina rappresenta un pilastro fondamentale per l’assistenza ai pazienti cronici e per la gestione della cronicità a livello territoriale. Il Pnrr prevede, inoltre, l’implementazione di progetti di telemedicina in ogni regione italiana, con l’obiettivo di raggiungere almeno 200.000 persone assistite attraverso questi strumenti entro il 2025. Il decreto del Ministero della Salute si inserisce in questo contesto, definendo le modalità di ripartizione delle risorse e i criteri di attuazione degli interventi.

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Risorse necessarie per implementare i servizi di telemedicina. Il decreto ministeriale stabilisce che le risorse destinate ai servizi di telemedicina ammontano a 750 milioni di euro, di cui una parte è già stata ripartita tra le regioni e le province autonome in base al fabbisogno espresso nei rispettivi piani operativi. I piani dettagliano le necessità infrastrutturali, sia software che hardware, e le risorse umane necessarie per implementare i servizi di telemedicina. Le regioni capofila avranno il compito di procedere con le procedure di acquisizione delle soluzioni di telemedicina, conformemente alle linee guida adottate e tenendo conto delle risorse assegnate. Inoltre, è prevista una successiva ripartizione delle risorse residue, che dovranno essere utilizzate per completare e integrare gli strumenti di telemedicina, anche in relazione all’evoluzione delle tecnologie disponibili.

I casi di inerzia o ritardo nella presentazione dei dati. Il monitoraggio dell’attuazione dei progetti e del raggiungimento degli obiettivi sarà garantito attraverso la Piattaforma nazionale di telemedicina, che consentirà di raccogliere i dati di monitoraggio e controllo. Le regioni e le province autonome sono tenute a fornire tali dati, che saranno essenziali per la verifica del raggiungimento dei target previsti dal Pnrr. In caso di inerzia o ritardo nella presentazione dei dati, il decreto prevede la possibilità di revocare il finanziamento, sottolineando l’importanza del rispetto delle tempistiche e degli obiettivi stabiliti. La riduzione o la revoca del contributo potrà avvenire anche in caso di mancato raggiungimento delle milestone e dei target previsti dall’intervento. La ripartizione delle risorse e il monitoraggio costante saranno determinanti per il successo di questa iniziativa strategica nel contesto del Pnrr. Si rimanda all’atto integrale nella sezione “Documenti allegati”.

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