È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 120 del 24 maggio 2022, il decreto 29 aprile 2022 del ministero della Salute recante “Approvazione delle linee guida organizzative contenenti il «Modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare», ai fini del raggiungimento della Milestone EU M6C1-4, di cui all’Annex alla decisione di esecuzione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, recante l’approvazione della valutazione del Piano per la ripresa e resilienza dell’Italia”. Nell’articolo 1 si approvano tali linee guida organizzative contenenti aspetti tecnici e operativi. Nel documento non vengono prese in considerazione le attività del mondo della farmacia, relative al ruolo e all’attività professionale del farmacista. Nel documento si legge che «le linee guida organizzative contenenti il modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare, che si configurano come linee di indirizzo» e «costituiscono la milestone «EU M6C1 4» della Missione 6, componente 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (M6C1 Pnrr)». Tale atto si inserisce «nel contesto degli interventi previsti nel suddetto Piano anche in coerenza con la riforma dell’assistenza territoriale, anch’essa milestone del Pnrr. Tutti gli interventi della M6C1 sono volti al potenziamento dell’assistenza territoriale, in particolare alla finalizzazione del principio di “casa come primo luogo di cura”».
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La presenza delle Casa della comunità (CdC)
Tra le strutture che sono prese in considerazione nella telemedicina rientra «la Casa della comunità (CdC) che consente di contare sulla presenza medica h24 o h12 e di altri professionisti sanitari a seconda della connotazione hub&spoke. Nella casa di comunità lavorano in modalità integrata e multidisciplinare tutti i professionisti per la progettazione ed erogazione di interventi sanitari e di integrazione sociale (omissis), mediante l’impiego delle risorse umane e strumentali di rispettiva competenza disponibili a legislazione vigente». Alle Casa si aggiunge «il Medico di medicina generale Pediatra di libera scelta (MMG/PLS), che nel nuovo assetto organizzativo delle cure primarie consolida il rapporto fiduciario con l’assistito, svolgendo il ruolo di responsabile clinico del rapporto di cura».
I professionisti responsabili della presa in carico
Ulteriore funzione viene assunta dalla «Centrale operativa territoriale (Cot) quale modello organizzativo di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali». Inoltre «l’infermiere di famiglia o di comunità (IFoC) che facilita e monitora i percorsi di presa in carico e di continuità dell’assistenza in forte integrazione con le altre figure professionali del territorio, utilizzando anche strumenti digitali e di telemedicina». In aggiunta alle strutture evidenziate vi è «l’Unità di continuità assistenziale (Uca) che supporta i professionisti responsabili della presa in carico del paziente e della comunità, e opera sul territorio di riferimento anche attraverso l’utilizzo di strumenti di telemedicina» e «la rete di cure palliative in cui è inserito, quale nodo della rete, anche il setting domiciliare».
Si rimanda alla sezione “Documenti allegati” per la consultazione integrale dell’atto.
Documenti allegati
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