Takeda Italia ha annunciato un nuovo investimento di 22 milioni di euro per lo stabilimento di Rieti con lo scopo di «aumentare la disponibilità di farmaci salvavita, in particolare immunoglobuline e albumina, e sostenere l’innovazione dell’impianto produttivo migliorando l’efficienza e anche la sostenibilità. L’azienda giapponese riafferma così ulteriormente il suo impegno per la crescita sul territorio italiano su cui ha pianificato di investire complessivamente circa 320 milioni di euro nell’arco temporale 2020-2025». L’annuncio è stato dato il 13 giugno 2023 alla presenza del sottosegretario di Stato al ministero della Salute, on. Marcello Gemmato, dell’on. Paolo Trancassini, del sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, del sindaco di Cittaducale Leonardo Ranalli, del presidente di Unindustria Rieti Alessandro Di Venanzio e del management aziendale.
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Aumento della capacità produttiva
Secondo quanto rilevato dall’azienda, si tratta di «una scelta che conferma il polo industriale Rieti-Pisa di Takeda in Italia come una delle più importanti realtà produttive biotech del paese e la sua leadership consolidata nella lavorazione del plasma». In tale direzione «aumentare la capacità produttiva significa per l’azienda contribuire anche in modo sempre più significativo all’indotto di Lazio e Toscana. Lo stabilimento di Rieti, pienamente approvato per l’esportazione verso i principali mercati mondiali, contribuisce per oltre il 70% all’export di tutto il settore manifatturiero della provincia».
L’importanza dei vari siti produttivi dislocati sul territorio nazionale
I due siti produttivi, inoltre, grazie all’assegnazione della gara che concorre al programma del ministero della Salute per la lavorazione del plasma nazionale, trasformano in farmaci salvavita il plasma donato in cinque regioni italiane (Toscana, Marche, Lazio, Campania, Molise) e Ispettorato generale della sanità militare, diventando partner primari del sistema sanitario italiano nella lotta alle malattie rare. Una conferma ulteriore da parte di Takeda Italia della sua attenzione sempre crescente verso la collaborazione tra pubblico e privato. Dei 22 milioni di euro investiti nello stabilimento di Rieti, 12 milioni sono finalizzati all’innovazione per aumentare la disponibilità di farmaci salvavita e gli altri dieci milioni per l’acquisto e l’installazione di nuovi macchinari. Attiva da oltre 240 anni in più di 80 paesi, con circa 47.000 dipendenti nel mondo e oltre 1.100 in Italia, di cui 650 a Rieti, Takeda con questo investimento consolida ulteriormente la produzione di farmaci plasmaderivati in Italia, di cui detiene una quota di mercato significativa a livello mondiale.
«Più imponente piano di investimenti della storia di Takeda»
Francesca Micheli, General Manager di Takeda Manufacturing, ha evidenziato che «siamo dinanzi al più imponente piano di investimenti della storia di Takeda in Italia. La sfida che raccogliamo e facciamo nostra è quella di essere costantemente agili ed efficienti, puntando su innovazione tecnologica e trasformazione digitale per dare valore, ogni giorno di più, a ogni singola donazione di plasma, rimanendo al fianco di un numero di pazienti in continua crescita in tutto il mondo e garantendo loro un’aspettativa e una qualità di vita migliori». Secondo Stefano Navari, Site Quality Head di Takeda Italia, «questo nuovo investimento è indirizzato a un progetto altamente innovativo, che permette di ricavare un quantitativo maggiore di immunoglobuline e di albumina aumentando la produttività degli impianti e riducendo i consumi energetici. In questi mesi ci stiamo preparando a installare tutte le apparecchiature necessarie al suo sviluppo e si prevede l’esecuzione dei primi lotti di conformità per la fine del 2024».
Sottosegretario Gemmato: «Farmaceutica è un asset importante per la nostra nazione»
Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, ha espresso parole favorevoli, accogliendo «positivamente l’investimento di 22 milioni di euro da parte di Takeda Italia per lo stabilimento di Rieti, che consentirà di aumentare la produzione di farmaci salvavita per le malattie rare». Secondo Gemmato «la farmaceutica è un asset importante per la nostra nazione, con i suoi 34 miliardi di euro l’anno per la produzione di farmaci. È importante stare accanto alle aziende che contribuiscono a promuovere l’eccellenza del nostro Made in Italy, non solo nel nostro paese ma in tutto il mondo». L’onorevole Paolo Trancassini ha sottolineato che «l’investimento di Takeda rappresenta una straordinaria opportunità di rilancio economico per tutto il territorio reatino. Siamo pronti a raccogliere questa sfida verso la crescita e l’innovazione, nella consapevolezza che occorre investire anche sulla formazione. Rieti deve diventare un volano per lo sviluppo economico della provincia e della regione».
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