Sunifar, approvata una mozione critica sulla gestione del sindacato

Nel corso dell’assemblea del Sunifar che si è tenuta il 13 dicembre 2016 è stata presentata una mozione d’ordine nella quale si constata «che, rispetto alla continua emergenza alla quale viene esposta in questi ultimi tempi la farmacia rurale, si registra una mancata operatività di questa assemblea, in quanto convocata una sola volta all’anno e, conseguentemente, il venir meno del necessario coinvolgimento dei componenti della stessa». Nel testo si parla quindi di «assordante silenzio del vertice del Sunifar in risposta alla richiesta di convocazione di un’assemblea straordinaria, avanzata da più associazioni e unioni». Essa avrebbe permesso «entro tempi utili, di esprimere una ferma posizione del sindacato a favore della ripresa dell’emendamento Tancredi». Quindi, nel testo si constata che «al fine di evitare lacerazioni all’interno della categoria, i due emendamenti a favore delle farmacie rurali, proposti dal Ddl Realacci sui piccoli comuni, siano da considerare solo come progetto pilota con la finalità di interessare, indistintamente, tutte le farmacie del territorio». E infine si chiede «che i vertici del Sunifar favoriscano un maggior confronto con i delegati rurali, convocandoli almeno due volte l’anno e, comunque, ogni qualvolta si verifichino situazioni di emergenza, come quella sopra stigmatizzata». La richiesta avanzata dunque non è particolarmente dura: non sono stati chiesti né passi indietro né tantomeno dimissioni, il che indica che nonostante le critiche la fiducia negli organismi dirigenti è evidentemente ancora intatta. «La mozione d’ordine – spiega a FarmaciaVirtuale.it Giovanni Petrosillo, che era presente all’assemblea del sindacato delle farmacie rurali – è stata però approvata all’unanimità dai partecipanti. Ciò che in essa si richiede è una maggiore reattività da parte dei vertici, senza spingersi oltre. Si tratta in ogni caso di un forte segnale di malcontento e di scarsa approvazione della gestione attuale».