ruolo-delle-farmacieÈ stato presentato il 10 gennaio 2018, presso la commissione Igiene e Sanità del Senato il “Documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla sostenibilità del servizio sanitario nazionale, con particolare riferimento alla garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità”. Relatori del testo sono stati i senatori Luigi d’Ambrosio Lettieri, vice-presidente della Fofi, e Nerina Dirindin. Nell’ambito del rapporto, un paragrafo è stato dedicato alla «capillarità dei servizi sul territorio», concentrandosi in particolare sul «ruolo delle farmacie». «Le esigenze del cittadino – sottolinea l’analisi – anche a causa dell’invecchiamento della popolazione, richiedono interventi e servizi sempre più fruibili nel territorio, in special modo per la prevenzione e la cura delle patologie croniche. I continui accorpamenti delle strutture erogatrici di servizi sanitari (e non solo) possono peraltro produrre, se non adeguatamente disegnati (anche in relazione alla disponibilità di servizi pubblici di trasporto), difficoltà di accesso dei cittadini ai punti di contatto e di erogazione di servizi del Ssn e più in generale dell’assistenza». È in questo senso che «la farmacia, per la capillare distribuzione sul territorio e le professionalità che esprime, può svolgere un ruolo di grande rilevanza per l’interfaccia del cittadino con il Ssn». Ciò «anche, e sempre più in prospettiva, in ragione dell’erogazione (diretta o in collaborazione con altri professionisti) di servizi e prestazioni. Tale processo può trovare sviluppo solo attraverso l’adozione di un ruolo che privilegi la professionalità sanitaria rispetto agli aspetti commerciali e che contribuisca al governo della spesa, in particolare di quella farmaceutica». Il documento spiega che è proprio «in tal senso che si pronuncia il “Documento integrativo dell’atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione nazionale con le farmacie pubbliche e private”, approvato in Conferenza delle Regioni e delle province autonome nel marzo 2017. In esso si precisa che «a livello regionale la farmacia deve trovare spazi nell’organizzazione sanitaria in relazione alla programmazione sanitaria definita dalle singole Regioni. La rete delle farmacie, pertanto, può costituire anche uno strumento ulteriore per il governo della spesa nonché per le attività di affiancamento ai servizi territoriali del Ssn. A tal fine è ragionevole sostenere che lo sviluppo di tali “presidi di prossimità” possa contribuire in modo significativo alla qualità del servizio sanitario territoriale e al governo della spesa sanitaria in una logica di sostenibilità complessiva del sistema». Infine, è stata citata in proposito «la concreta attuazione della “farmacia dei servizi”, come peraltro prevista dalle apposite disposizioni contenute nell’ultima legge di Bilancio».

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