
Vengono quindi specificate le modalità e i limiti con i quali l’Agenzia può accedere ai dati, nonché la possibilità di consultarli e modificarli da parte del contribuente. La nota sottolinea poi che il Sistema Tessera Sanitaria mette a disposizione anche i dati relativi alle «spese veterinarie sostenute dalle persone fisiche nel periodo d’imposta precedente, riguardanti le tipologie di animali individuate dal decreto del Ministero delle finanze 6 giugno 2001, n. 289», nonché «i rimborsi effettuati nel periodo d’imposta precedente per prestazioni non erogate o parzialmente erogate, specificando la data nella quale sono stati versati i corrispettivi delle prestazioni non fruite». In questo caso, i dati disponibili sono «il codice fiscale del contribuente cui si riferisce la spesa o il rimborso; il codice fiscale o partita IVA e cognome e nome o denominazione del soggetto di cui all’articolo 2 del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 1° settembre 2016; la data del documento fiscale che attesta la spesa; la tipologia della spesa; l’importo della spesa o del rimborso; la data del rimborso». Anche per le spese veterinarie il contribuente può visualizzare i dati ed eventualmente rettificarli.
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