L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha pubblicato il «Monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale» relativo al periodo gennaio-settembre 2023. La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del Ssn, calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del payback 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 5.781,5 milioni di euro, evidenziando un aumento rispetto a quella dell’anno precedente (+63,1 mln di euro). I consumi, espressi in numero di ricette (424,4 milioni di ricette), mostrano un aumento (+1,2%) rispetto al 2022. L’incidenza del ticket totale mostra una sostanziale stabilità (-0,8%). Per quanto concerne le dosi giornaliere dispensate, si osserva un leggero decremento rispetto allo stesso periodo del 2022 (-1,0%, pari a 182,3 milioni).
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Spesa farmaceutica convenzionata, dati regionali
Osservando la spesa convenzionata regionale sostenuta con il pagamento della Distinta contabile riepilogativa (Dcr) alle farmacie territoriali private e pubbliche, viene evidenziato che le Regioni con flessione sono la Abruzzo (-0,2%), Toscana (-0,5%), la Campania (-1,0%) e l’Umbria (-4,9%). Sebbene tutte le aree presentino valori positivi, le Regioni con la variazione positiva meno marcata sono la Sicilia (+0,2%), Calabria (+0,6%) e Molise (+0,9%). In generale, in gran parte delle Regioni si osserva un trend di mantenimento dei medesimi livelli di convenzionata, sebbene si sia recuperato terreno rispetto al trend negativo evidenziato nell’anno precedente. Regione con scostamento positivo è la Sardegna (+3,6%), a cui segue la Basilicata (+3,5%) e Marche con P.A. Trento (+3,0%). Quanto agli andamenti nelle altre aree, vi è la Puglia (1,0%), P.A. Bolzano (1,1%), Piemonte (1,2%), Lazio (1,2%), Veneto (1,3%), Friuli V.G. (1,5%), Valle D’Aosta (1,8%), Lombardia (2,4%) ed Emilia-Romagna (2,8%).
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