L’Ufficio monitoraggio della spesa farmaceutica e rapporti con le Regioni dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso disponibili i dati relativi alla spesa farmaceutica nazionale e regionale, nonché alla verifica dei tetti programmati della spesa farmaceutica convenzionata e per acquisti diretti, per il periodo gennaio-settembre 2020. Con riferimento alla spesa farmaceutica convenzionata, ovvero i farmaci erogati dalle farmacie pubbliche e private dislocate sul territorio nazionale, si osserva una diminuzione rispetto a quella dell’anno precedente, pari a -164,10 milioni di euro.
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Spesa farmaceutica convenzionata gennaio-settembre 2020
Dal rapporto Aifa si rileva che «la spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del Ssn nel periodo gennaio-settembre 2020 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del payback 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 5.677,5 milioni di euro, evidenziando una considerevole diminuzione rispetto a quella dell’anno precedente (-164,1 milioni di euro). I consumi, espressi in numero di ricette (402,5 milioni di ricette), mostrano una riduzione (-6,5%) rispetto al 2019; anche l’incidenza del ticket totale si riduce (-6,9%). Per quanto concerne le dosi giornaliere dispensate si osserva un decremento dell’1,1% (-184,1 milioni)».
Gli andamenti regionali
Osservando i dati relativi alle singole regioni, si constata che essi sono in linea con i trend relativi ai dati pregressi del 2020: Marche (-5,8%), Piemonte (-5,4%) e Lazio (-5,3%) quelle a maggior scostamento. Tra le regioni a minor flessione, invece, Basilicata (-0,6%), Sicilia (-0,8%) e P. A. Bolzano (-2,1%). Segno positivo, invece, per la Provincia Autonoma di Trento (+2,3%) e Lombardia (+0,5%). La media nazionale si attesta al -2,8%. Un confronto della spesa convenzionata con il rispetto del tetto di spesa programmato (6,64%) nel periodo gennaio-settembre 2020 evidenzia uno scostamento assoluto di -1.181,2 milioni di euro, il che mette in luce il solo parziale utilizzo degli importi destinati alle farmacie territoriali.
La spesa per acquisti diretti
Ai dati relativi alla spesa farmaceutica convenzionata si aggiungono quelli relativi alla spesa per acquisti diretti, ovvero i farmaci erogati in ospedale, ma anche in distribuzione diretta e per conto. Nello specifico, l’Aifa riporta che «la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti del 6,69% al netto dei payback vigenti e dei fondi per gli innovativi non oncologici e innovativi oncologici evidenzia un’incidenza dell’8,96%, pari ad un disavanzo rispetto alla spesa programmata di +2.030,6 milioni di euro: di questi +1.729,9 milioni di euro sono relativi alla spesa per farmaci non innovativi, al netto dei gas medicinali (in termini di incidenza sul Fsn rappresenta 8,63%) e 300,6 milioni di euro si riferiscono alla spesa per farmaci innovativi Oncologici non coperta dai rispettivi fondi. Per quanto riguarda la spesa per gas medicinali, la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti dello 0,20% evidenzia un’incidenza dello 0,19%, pari ad un avanzo rispetto alla spesa programmata di +12,6 milioni di euro».
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