La Direzione generale per la tutela della salute della Regione Campania ha inviato una nota del 3 dicembre 2025 con l’analisi dell’andamento della spesa farmaceutica convenzionata nel periodo gennaio-dicembre 2024. Il documento, a firma del direttore Generale Avv. Antonio Postiglione, della Dirigente Uos Dott.ssa Francesca Futura Bernardi e del Dirigente Settore Hta-Accreditamento Dott. Ugo Trama, prende atto dei dati di monitoraggio Aifa. I dati, relativi al consuntivo dell’anno 2024, hanno evidenziato per la regione Campania un’incidenza della spesa territoriale sul Fondo sanitario regionale pari al 6,9%, superiore al tetto del 6,8% stabilito a livello nazionale. Una tendenza confermata nei primi quattro mesi del 2025, con un valore salito al 6,98%.

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Dinamiche e impatto delle categorie terapeutiche

L’analisi regionale, riferita al periodo gennaio-agosto 2025, ha mostrato la riduzione complessiva del numero di ricette e della spesa lorda convenzionata rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, un approfondimento sui dati di settembre 2025 ha rilevato una netta inversione di tendenza. In quel mese si è registrato un aumento della spesa lorda convenzionata del 14,59% rispetto a settembre 2024. L’aumento è stato influenzato in misura significativa dal passaggio delle gliflozine in fascia A, che hanno contribuito per il 10,4% alla spesa del mese. La categoria terapeutica con il maggiore impatto economico rimane comunque quella dei farmaci cardiovascolari (codice Atc C), che a settembre ha fatto registrare un incremento della spesa del 6,3%.

Strategie di razionalizzazione e appropriatezza prescrittiva

Per ottimizzare la gestione delle risorse, la Regione Campania ha fornito precise indicazioni operative ai medici prescrittori. Ove clinicamente appropriato, è necessario privilegiare la prescrizione di confezionamenti da 28 unità posologiche per una serie di principi attivi cardiovascolari, tra cui enalapril, lisinopril, ramipril, nifedipina e pravastatina. L’analisi dei dati gennaio-settembre 2025 ha mostrato che l’utilizzo di tali confezioni è stato limitato, con percentuali di incidenza variabili per i diversi principi attivi. Analoga raccomandazione è stata estesa ai farmaci a base di Omega-3-trigliceridi (Atc C10AX06), per i quali, nei trattamenti cronici, la Regione ha suggerito di orientare la scelta verso confezioni da 30 unità.

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