L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso disponibili i dati sulla spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) per il periodo gennaio-novembre 2023. Le cifre mostrano una crescita di 55,9 milioni di euro in confronto allo stesso lasso temporale del 2022, toccando quota 7.060,0 milioni di euro. L’importo è stato calcolato al netto degli sconti, della compartecipazione complessiva e del payback versato alle Regioni dalle imprese farmaceutiche. Il numero di ricette, che esprime i consumi, ha presentato un lieve aumento dell’1,1%, mentre l’incidenza del ticket totale si è mantenuta pressoché stabile. Le dosi giornaliere dispensate, d’altro canto, hanno mostrato un lieve calo dell’1,0% rispetto al periodo corrispondente del 2022.

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Differenze regionali nella spesa farmaceutica convenzionata

L’analisi dei dati regionali relativi alla farmaceutica convenzionata ha mostrato una situazione disomogenea. La Sardegna (+3,4%), le Marche (+3,1%), la Provincia Autonoma di Trento (+2,7%) e la Basilicata (+2,7%) evidenziano gli aumenti più consistenti nella spesa farmaceutica convenzionata netta rispetto al 2022. Al contrario, l’Umbria (-4,3%), la Campania (-0,7%), la Toscana (-0,7%), la Liguria (-0,3%) e l’Abruzzo (-0,2%) hanno presentato una flessione della spesa. Le altre regioni mostrano variazioni contenute, oscillando tra il +0,2% della Sicilia e il +2,1% della Valle d’Aosta.

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