L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso disponibili i dati al primo rilascio sulla spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) per il periodo gennaio-dicembre 2023. Le cifre hanno mostrato un lieve aumento di 25,5 milioni di euro in confronto allo stesso lasso temporale del 2022, toccando quota 7.700,7 milioni di euro. L’importo è stato calcolato al netto degli sconti, della compartecipazione complessiva e del payback versato alle Regioni dalle imprese farmaceutiche. Il numero di ricette, che esprime i consumi, ha presentato un lieve aumento dello 0,6%, mentre l’incidenza del ticket totale si è mantenuta pressoché stabile. Le dosi giornaliere dispensate, d’altro canto, hanno mostrato un lieve calo dell’1,3% rispetto al periodo corrispondente del 2022.
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Differenze regionali nella spesa farmaceutica convenzionata
Nel 2023, la spesa farmaceutica convenzionata netta ha mostrato un andamento diversificato nelle varie regioni italiane. Hanno registrato incrementi di diversa entità la Sardegna (+2,9%), le Marche (+2,8%), la Provincia Autonoma di Trento (+2,4%), la Basilicata (+2,3%), il Molise (+1,7%), l’Emilia-Romagna (+1,7%), la Valle d’Aosta (+1,5%), il Friuli Venezia Giulia (+0,8%), il Piemonte (+0,7%), la Provincia Autonoma di Bolzano (+0,7%), il Veneto (+0,7%), la Calabria (+0,6%), la Lombardia (+0,5%), il Lazio (+0,4%) e la Puglia (+0,1%). Di contro, l’Umbria (-4,3%), la Toscana (-1,3%), la Campania (-1,0%), l’Abruzzo (-0,5%), la Liguria (-0,4%) e la Sicilia (-0,3%) hanno evidenziato una riduzione della spesa rispetto all’anno precedente.
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