«Come Federfarma Veneto esprimiamo la nostra soddisfazione per la legge appena passata in quinta commissione in Consiglio Regionale che è un ulteriore passo verso quella farmacia dei servizi, che non è solo un nostro obiettivo ma una vera e propria sfida e che mette il cittadino al centro». È questo in sintesi il commento a caldo di Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma Veneto, in merito al progetto di legge avente come oggetto “Disciplina dell’orario di servizio, dei turni e delle ferie delle farmacie”, che ha ricevuto il via libera della Quinta commissione consiliare permanente dopo aver già ottenuto il parere della Prima commissione e che ora approderà nell’Aula di palazzo Ferro-Fini.

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Il progetto, volto a disciplinare l’orario di apertura e chiusura delle farmacie, nonché i turni diurni notturni e festivi, consentirà inoltre ai pazienti «di usufruire – si legge nel testo – del servizio “a chiamata” anche per i farmaci per i quali ai sensi della normativa vigente non vi è obbligo dì prescrizione». Inoltre, sempre nell’ambito della proposta di legge, le farmacie saranno obbligate ad esporre un cartello indicatore «allo scopo di rendere reperibili le farmacie di turno in ordine di vicinanza con denominazione, indirizzo e numero dì telefono per contattare il farmacista in reperibilità». In aggiunta a ciò, «ogni azienda Aulss dovrà inoltre attivare un portale informativo web o una sezione del portale aziendale tutta dedicata a fornire informazioni ai cittadini in merito alle farmacie ed ai loro turni».

«Si tratta di un progetto – spiega Fontanesi – che mette al centro il cittadino e le sue esigenze ed individua nelle farmacie il primo presidio sanitario sul territorio pronto a soddisfare tali esigenze. Questo naturalmente grazie alla nostra presenza capillare sul territorio e alla professionalità dei farmacisti che ci permette di essere presenti e vicini alle comunità anche nei luoghi dove il primo ospedale richiede lunghi spostamenti». Per questo motivo, spiega il dirigente, «ringrazio il consigliere Riccardo Barbisan primo firmatario del pdl e gli altri consiglieri che hanno lavorato a questo testo, che ha visto Federfarma coinvolta e considerata un interlocutore importante nella definizione dei contenuti del progetto di legge».

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