“Accolgo con compiacimento la notizia arrivata dagli Usa secondo cui il colosso farmaceutico Pfizer ha bloccato l’uso dei suoi medicinali per le iniezioni letali usate nelle esecuzioni della pena di morte.
Penso che questa decisione, proveniente da uno dei più grandi gruppi farmaceutici del mondo, potrà rappresentare un punto di svolta nell’affermazione dei diritti umani e un passo in avanti verso la moratoria sulle esecuzioni capitali che, purtroppo, vengono ancora praticate in molti Stati.
Certo, rendere praticamente impossibile eseguire la pena di morte per iniezione letale non vuol dire automaticamente che gli Stati in cui è prevista la pena capitale non possano ricorrere ad altri mezzi. Ma la posizione espressa da Pfizer – come da tante altre case farmaceutiche americane ed europee che hanno adottato le medesime restrizioni puntando ad intensificare il controllo sulla destinazione e l’uso dei propri farmaci – contribuisce senza dubbio a risvegliare le coscienze e a porre all’attenzione dell’opinione pubblica anche i risvolti terribili di questa pratica brutale e disumana.
Non è una novità, infatti, che alcuni test effettuati con nuovi farmaci per le pene capitali abbiamo spesso portato a risultati negativi con il conseguente ricorso da parte delle società non profit per i diritti umani, alla giustizia contro gli Stati interessati”.
[Per non perdere le novità di settore, iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it, nella tua email alle 7:00, dal lunedì al venerdì. Apri questo link]
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.