Diabete e malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di morte negli Stati Uniti. Screening, invio allo specialista, ed educazione del paziente sono elementi per un trattamento efficace. Diversi ricercatori negli Stati Uniti d’America hanno fornito un resoconto dettagliato attraverso un’iniziativa Community-based valued-driven care initiative (Cvci), pubblicata sulla rivista Exploratory research in clinical and social pharmacy. Il lavoro ha sviluppato, implementato e valutato la fattibilità di erogare interventi di cura centrati sul paziente per le patologie nelle farmacie di comunità. L’iniziativa è stata incentrata su due programmi di screening e invio (S&R) per la prevenzione e il trattamento delle malattie cardiovascolari (Cvd) e del diabete (Dm). Lo studio esplorativo è stato disegnato come studio ibrido di tipo Ii per valutare sia l’implementazione che l’efficacia preliminare dei programmi usando dati misti. In particolare, 15 farmacie di comunità hanno implementato uno dei due programmi per 12 mesi. La fattibilità dell’implementazione è stata valutata esaminando i tassi di adozione, i punteggi dei sondaggi su accettabilità, appropriatezza, fattibilità e intenzione di continuare l’uso, e interviste ai farmacisti. L’efficacia del programma si è basata sui tassi di invio dei pazienti, sui tassi di comunicazione di follow-up dei medici e sui risultati percepiti, raccolti tramite registri dei pazienti, sondaggi e interviste.
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Buona adesione ma sfide di sostenibilità a lungo termine
Due dei 15 siti hanno interrotto la partecipazione, con un tasso di adozione dell’87%. L’adozione da parte dei pazienti variava in base ai tassi di contatto e screening, a causa di differenze nel reclutamento, nel personale e nel flusso di lavoro. L’accettabilità, la compatibilità e la fattibilità percepite dai farmacisti sono rimaste alte durante l’implementazione, tuttavia, solo tre farmacie hanno pianificato di continuare a offrire i programmi. Tutti i pazienti a rischio sono stati inviati in modo appropriato in base ai risultati dello screening, con il 65% che ha comunicato i risultati ai propri medici di base. I programmi sono stati percepiti come vantaggiosi, aumentando le conoscenze e la motivazione dei farmacisti, migliorando le relazioni con i pazienti e producendo un impatto sulla salute dei pazienti.
Sviluppo di programmi in ambito diabetologico e cardiovascolare
I risultati hanno messo in luce la fattibilità dell’implementazione e i risultati preliminari positivi dei programmi S&R per diabete e malattie cardiovascolari nelle farmacie di comunità. Tuttavia, nonostante i risultati incoraggianti, la maggior parte delle farmacie non intendeva continuare i programmi, sottolineando la continua necessità di modelli sostenibili di servizi clinici in contesti non tradizionali. Il successo di un’implementazione più ampia, secondo i ricercatori, richiederà un cambio di paradigma a sostegno dei farmacisti di comunità come attori chiave nell’assistenza clinica. Dunque, sarà necessario un maggiore sforzo per integrare intenzionalmente i farmacisti nella comunità medica, espandere la loro rete di relazioni e potenzialmente riprogettare i modelli di sostenibilità delle farmacie di comunità.
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