In che modo vincere le battaglie del futuro professionale, alla luce delle necessità emerse durante la pandemia da Covid-19? Quale è la direzione che i farmacisti dovranno perseguire nei prossimi anni per l’evoluzione del ruolo? A rispondere a queste domande è la Federazione internazionale farmaceutica, nel documento “Fip digital health in pharmacy education. Developing a digitally enabled pharmaceutical workforce”, pubblicato a gennaio 2021. Si tratta di «risorse chiave per trasformare la professione nel prossimo decennio a livello globale, regionale e nazionale. Tali target – evidenzia l’organizzazione internazionale – sono in linea con la missione della Fip di sostenere la salute globale consentendo il progresso della pratica farmaceutica, delle scienze e dell’istruzione e sono destinati a trasformare la farmacia seguendo gli imperativi globali alla base degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite».

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Il quadro complessivo delle competenze digitali dei farmacisti

Il documento fornisce un quadro complessivo degli ambiti di applicazione degli strumenti e delle competenze digitali nel settore sanitario e nell’attività del farmacista in un’epoca di grande evoluzione, accelerata dalla pandemia. La Fip mette in luce come la formazione digitale debba partire dalla prima fase dell’istruzione del farmacista, dotando le facoltà universitarie di strumenti evoluti per trasferire agli studenti conoscenze e competenze sul loro utilizzo nella pratica professionale. Secondo la Federazione, gli skill digitali devono integrarsi con quelli scientifici, diventando uno standard della professione. Già oggi, parte dell’attività del farmacista si avvale di diversi strumenti digitali, più o meno diffusi in base alle aree geografiche e spesso entrati in uso a causa della pandemia: cartelle cliniche elettroniche, ricette dematerializzate, ecommerce di prodotti farmaceutici sono solo alcuni esempi di tool che i farmacisti stanno imparando a conoscere, ma ce ne sono diversi altri che la Fip passa in rassegna per diffonderne la conoscenza e spiegarne gli usi.

L’importanza della sanità digitale

Dominique Jordan, presidente della Fip, spiega che, con il diffondersi del Covid 19, la digitalizzazione del settore sanitario è sempre più diffusa ed è parte integrante dell’attività ospedaliera, farmaceutica, così come della ricerca scientifica: «È importante vedere la sanità digitale – afferma il dirigente – come un meccanismo di supporto dei sistemi sanitari esistenti, piuttosto che come un ambito a sé stante. La digitalizzazione nella sanità è considerata sempre di più come parte integrante delle soluzioni a molte sfide riguardanti la salute e il benessere, consentendo un’efficace integrazione delle cure». Dunque, il ruolo centrale delle università: «Le facoltà di farmacia – spiega Aukje Mantel Teeuwisse, Fip Digital Health in Pharmacy Education Report Chair – possono svolgere un ruolo importante nell’accelerare l’adozione delle tecnologie, formando la futura generazione di farmacisti. Esse non dovrebbero concentrarsi solo sugli aspetti tecnici, ma aiutare i futuri farmacisti a capire come integrare queste tecnologie nella cura farmaceutica».

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