È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo firmato da Giulia Grillo, ministro della Salute, in attuazione della legge che consente di tracciare a tutto tondo i farmaci veterinari, mediante l’implementazione nella filiera della prescrizione elettronica veterinaria. Ad annunciare questa novità è la titolare del dicastero che per l’occasione ha tenuto una conferenza stampa svolta a Roma lunedì 15 aprile. Dopo i vari passaggi burocratici, dunque, tra cui la pubblicazione del decreto attuativo ed il successivo inoltro alla Corte dei conti, la ricetta elettronica veterinaria è divenuta realtà.
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«Siamo i primi in Europa – spiega Giulia Grillo, ministro della Salute – ad adottare questo sistema innovativo nel campo della sanità animale che rappresenta un passo fondamentale nella strategia di lotta all’antibiotico-resistenza, oltre a rappresentare uno strumento di trasparenza nella filiera dei farmaci per gli allevamenti. Il sistema informativo di tracciabilità dei medicinali veterinari rientra a pieno titolo nel contratto di governo che prevede una piena digitalizzazione della pubblica amministrazione. La ricetta veterinaria elettronica non rappresenta solo un’innovazione tecnologica destinata a rivoluzionare il settore della sanità animale ma andrà a garantire maggiore tutela della salute pubblica e alimenti più sani e sicuri, valorizzando il ruolo del veterinario che è una figura centrale del nostro Ssn». Inoltre, sempre con riferimento all’antibiotico-resistenza, il ministro sottolinea che «la strada da fare è ancora molta e la mia attenzione è costantemente rivolta al problema. L’uso prudente e responsabile degli antibiotici rappresenta la principale arma per contrastare la diffusione di batteri resistenti e la ricetta veterinaria elettronica permette di valutarlo registrando il consumo reale e tracciando ogni anello della filiera».
Secondo Silvio Borrello, direttore generale della Sanità Animale e dei Farmaci veterinari, «si tratta di una innovazione vincente destinata a semplificare la vita di tutti: sia degli allevatori, di proprietari di piccoli animali, dei farmacisti, e serve per aumentare anche il livello di sicurezza alimentare e nel contempo ridurre gli oneri burocratici e portare a significativi risparmi nella spesa, sia in termini di spesa pubblica che privata». Anche Maurizio Pace, segretario della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), evidenzia che con l’introduzione della ricetta veterinaria elettronica «ci sarà un controllo molto più facile, di quelli che saranno gli eventuali lotti che vengono ritirati e revocati dal ministero e quindi ci sarà una pronta messa in rete di tutto un sistema, sempre a tutela della salute del cittadino». In sostanza, evidenzia il dirigente, «far curare l’animale in maniera corretta è una ricaduta positiva per tutti quanti noi». In questo senso, spiega Pace, «da parte nostra c’è massima collaborazione, anche sulla formazione, in cui noi siamo immediatamente attivati».
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