«Il tenore delle dichiarazioni rese dai dirigenti del Ministero, accompagnate dalla pubblicazione della bozza del Decreto, testimoniano la volontà dell’Esecutivo di rendere possibile la piena implementazione della REV solo al momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto in parola». E’ questa in sintesi l’ipotesi di Fedefarma secondo cui l’avvio effettivo della ricetta elettronica veterinaria potrebbe differire da quello stabilito. A seguito di un primo rinvio dell’entrata in vigore al 1 dicembre 2018, ed un secondo al 1 gennaio 2019, il ministero della Salute, dopo aver ricevuto il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni, aveva diffuso in anteprima il testo del Decreto attuativo, «allo scopo – aveva spiegato – di garantire la massima diffusione e condivisione delle novità contenute nel testo».
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Per l’occasione il ministero aveva specificato che il decreto avrebbe proseguito il suo iter «con la firma del ministro della salute Giulia Grillo, la registrazione da parte della Corte dei Conti e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana», sottolineando che «come stabilito dalla norma, l’entrata in vigore è prevista a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale».
Proprio su questo elemento si fonda la tesi sostenuta da Federfarma, la quale evidenzia in una circolare che, in funzione della specifica relativa all’entrata in vigore della REV dal giorno successivo alla pubblicazione in GU, ma anche sulla base di alcune dichiarazioni rese dai dirigenti della DG Sanità animale e farmaci veterinari Silvio Borrello e Luigi Ruocco, intervenuti a margine dell’Open Day sul veterinario aziendale e Classyfarm svoltosi presso la sede del ministero della Salute il 18 dicembre 2018, «la data di partenza della ricetta elettronica veterinaria, fissata in via esclusiva al 1° gennaio p.v., slitterebbe alla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto ministeriale». Ciò anche alla luce di una richiesta di conferma ufficiale inviata al Direttore Generale Silvio Borrello, a cui, alla data della circolare, non è stata data «alcuna risposta».
In merito dalla data dell’effettiva pubblicazione in Gazzetta del Decreto, il Sindacato ha rilevato che «è estremamente difficile fare delle previsioni». In aggiunta a ciò, «considerando quanto riportato dai due comunicati stampa – spiega – e mai smentito dagli autori delle dichiarazioni, il ritardo della sua pubblicazione potrebbe non essere solo il frutto dei mancanti passaggi burocratici (firma del Ministro, controllo in Corte dei Conti, pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), ma legato piuttosto al fatto di poter disporre di più tempo che “… permetterà di agire ancora sul sistema cercando di mettere in atto i correttivi necessari per risolvere le criticità ancora esistenti e semplificando alcuni passaggi.” “Ci deve essere semplificazione operativa e in questo momento non è così.”». In sostanza, secondo Federfarma «il Ministero sembrerebbe essersi reso conto – a pochi giorni dall’entrata in vigore di una riforma di una notevole importanza e complessità – di come il sistema ideato e messo a punto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo non reggerebbe oggi alla fase a regime».
Infine, Federfarma accoglie positivamente la decisione del ministero della Salute di consentire alle farmacie l’utilizzo delle credenziali di accesso al sistema della REV, uguali a quelle utilizzate per la spedizione delle ricette dematerializzate per uso umano. Ciò perché «sana l’enorme difficoltà di far chiedere (e soprattutto ricevere) a tutte le farmacie nuove credenziali».
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