Federfarma e Assofarm hanno chiesto il rinvio dell’introduzione della ricetta elettronica veterinaria. In una lettera inviata alla direzione generale della Sanità animale e dei Farmaci veterinari del ministero della Salute, le due associazioni di categoria hanno spiegato che «a meno di due mesi dall’entrata in vigore della ricetta elettronica veterinaria non è stato ancora approvato il decreto ministeriale con tutte le specifiche tecniche necessarie a garantire alle farmacie sia un test sul corretto funzionamento del nuovo sistema che l’integrazione dei propri gestionali con le novità relative alla tracciabilità del farmaco veterinario e all’erogazione dei farmaci oggetto di ricetta elettronica». La legge europea 2017, in effetti, aveva previsto l’obbligo di utilizzo della ricetta elettronica veterinaria dal 1 settembre 2018. Previa approvazione, tuttavia, del decreto attuativo che avrebbe dovuto specificare le modalità di implementazione di tale novità. E dal momento che il provvedimento, dopo oltre sette mesi, non ha visto ancora la luce, secondo le due sigle è più prudente optare per un rinvio. «Considerando come una novità di questa portata, ovvero connettere al nuovo sistema le oltre 18.000 farmacie italiane e permettere loro di integrare il nuovo “Sistema Ricetta Elettronica Veterinaria – REV” con i propri gestionali, non sia un esercizio del tutto banale – ha specificato Federfarma – abbiamo in questi mesi continuamente sollecitato il ministero della Salute e l’Istituto Zooprofilattico di Teramo al fine di poter essere coinvolti nelle delicate fasi di progettazione del nuovo sistema. Abbiamo partecipato ad alcune riunioni e in un incontro tenuto il 22 giugno ci è stata comunicata la decisione, che abbiamo salutato con grande soddisfazione, di utilizzare il Sistema TS anche per la ricetta elettronica veterinaria in modo da poter garantire un’ordinata transizione di tutte le farmacie. Queste ultime non avranno necessità di chiedere nuove credenziali per potersi accreditare al nuovo Sistema REV, in quanto potranno utilizzare quelle attualmente esistenti per la ricetta dematerializzata». Nella stessa riunione è stata presentata alle associazioni dei farmacisti anche la bozza di decreto, che però, secondo Federfarma, «manca ancora di alcuni passaggi» per poter passare all’approvazione e alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. È per questo che l’associazione dei titolari di farmacia ritiene «estremamente difficile prevedere la pubblicazione del decreto entro il corrente mese di luglio». Pertanto, «rimarrebbe soltanto il mese di agosto, e forse meno, per organizzare incontri con le software house al fine di fornire le indicazioni operative necessarie ad aggiornare i gestionali di tutte le farmacie italiane». Un’operazione giudicata «praticamente impossibile».
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