La Campania in testa e la provincia autonoma di Bolzano all’ultimo posto. È questo il responso fornito da Promofarma, società di servizi informatici di Federfarma in merito all’andamento della ricetta elettronica: la stessa associazione dei titolari di farmacia spiega attraverso il suo notiziario Filodiretto che «a settembre, dicono i dati, sono state emesse in Campania poco più di 4 milioni di ricette “paperless”, ossia il 90,15% del totale (4,4 milioni). Seguono a ridosso il Molise, dove nello stesso mese si sono contate 227mila prescrizioni digitali (l’89,23%), e il Veneto, che ha prodotto 2,5 milioni di ricette Ssn dematerializzate (pari all’89,12% del totale mensile)». La previsione di Federfarma è che «prima della fine di dicembre altre regioni si aggiungeranno certamente alla Campania». Tuttavia, «i dati globali suggeriscono che non tutte raggiungeranno il traguardo: a settembre, infatti, la dematerializzazione ha interessato il 78,32% delle ricette emesse in tutto lo Stivale, ossia quasi un punto e mezzo in più rispetto alle rilevazioni di Promofarma risalenti al luglio scorso. Servirà un miracolo, dunque, per arrivare dappertutto al 90%, anche perché non va dimenticato che le regioni sono partite in ordine a dir poco sparso e tra la prima (la Sicilia, nel 2014) e l’ultima (la provincia autonoma di Bolzano) sono passati quasi due anni». Proprio al fine di comprendere meglio la situazione dell’Alto Adige, FarmaciaVirtuale.it ha contattato gli uffici dell’azienda sanitaria locale, che hanno spiegato: «Nel mese di ottobre 2016 sono state erogate in Alto Adige complessivamente 81.228 ricette dematerializzate per farmaci dai medici specialisti negli ospedali e dai medici di base. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige insieme alla ripartizione Sanità della Provincia di Bolzano lavora molto intensamente per recuperare il ritardo e per raggiungere gli obiettivi». Federfarma sottolinea però che proprio nella provincia di Bolzano la dematerializzazione ha interessato a settembre solo «il 12,6% delle ricette». Altra regione ancora indietro è la Calabria, nella quale la digitalizzazione è partita nella scorsa estate, e si attesta ancora al 40,6%.
In generale, in ogni caso, la presidente del sindacato di categoria Annarosa Racca ha sottolineato che «le farmacie hanno creduto fin dall’inizio alla dematerializzazione, dedicando tempo e risorse alla formazione del personale e agli adeguamenti tecnologici».
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