È attualmente in discussione presso la commissione Igiene e Sanità del Senato un provvedimento che reca “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario”. Il testo è stato trasmesso dalla Camera il 29 gennaio 2016, e prevede 18 articoli. Le principali novità inserite nel provvedimento sono legate all’introduzione di linee guida per i professionisti della salute: si chiede che essere siano «elaborate dalle società scientifiche iscritte in apposito elenco istituito e regolamentato con decreto del ministro della Salute, da emanare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge». Esse saranno «inserite nel Sistema nazionale per le linee guida (SNLG) e pubblicate sul sito internet dell’Istituto superiore di sanità». In secondo luogo, viene indicato (all’art. 9) che eventuali azioni di rivalsa nei confronti dell’esercente la professione sanitaria «possano essere esercitate solo in caso di dolo o colpa grave». Inoltre, «in caso di accoglimento della domanda proposta dal danneggiato nei confronti della struttura sanitaria o sociosanitaria pubblica, l’azione di rivalsa nei confronti dell’esercente la professione sanitaria deve essere esercitata dinanzi al giudice ordinario ed è esclusa la giurisdizione della Corte dei conti. La misura della rivalsa, in caso di colpa grave, non può superare una somma pari al triplo della retribuzione lorda annua. Per i tre anni successivi al passaggio in giudicato della decisione di accoglimento della domanda di rivalsa, l’esercente la professione sanitaria, nell’ambito delle strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche, non può essere preposto ad incarichi professionali superiori rispetto a quelli ricoperti né può partecipare a pubblici concorsi per incarichi superiori». Ancora, nel disegno di legge – tra le altre cose – si esclude la possibilità di inviare segnalazioni anonime al Garante per il diritto alla salute, e si adottano ulteriori novità in materia di polizze assicurative delle strutture sanitarie. Fin qui le proposte originarie. Nel corso delle ultime sedute si stanno discutendo alcuni emendamenti, quindi il testo dovrà approdare in Aula per essere approvato.
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