
Il 29 maggio 2025 è stata presentata alla Camera dei deputati la Relazione annuale sull’attività svolta dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) nel corso del 2024. All’evento hanno preso parte il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alessandro Morelli, con delega al Cipess, che ha illustrato i contenuti del documento. La Relazione rende disponibile il quadro dettagliato delle attività del Comitato nell’ambito della programmazione economica nazionale, con particolare attenzione all’allocazione delle risorse e ai risultati raggiunti in termini di sviluppo sostenibile.
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Segnali di consolidamento economico nel 2024
Nel 2024, nonostante un contesto internazionale caratterizzato da tensioni geopolitiche e rallentamento della crescita globale, l’Italia ha registrato segnali di consolidamento economico, con una riduzione dell’inflazione e della disoccupazione. In tale quadro, il Cipess ha intensificato la propria attività rispetto agli anni precedenti, adottando 95 delibere e presentando 30 informative, con un impiego consistente di risorse per investimenti pubblici, sviluppo infrastrutturale e coesione territoriale. I principali provvedimenti hanno riguardato l’approvazione di contratti di programma, linee guida sui controlli antimafia, l’imputazione programmatica delle risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, l’assegnazione di risorse per la ricostruzione post-sisma Abruzzo 2009, il sostegno alle attività produttive e il finanziamento del Servizio sanitario nazionale, compresa l’attività delle farmacie.
Focus sulle farmacie: provvedimenti e risorse dedicate
Tra le delle misure adottate dal Cipess nell’ambito della tutela della salute, particolare rilievo i provvedimenti con effetti diretti sul settore delle farmacie. Nel corso del 2024 il Comitato ha approvato, tra le altre, la delibera n. 49/2024, riguardante il riparto di 4 milioni di euro tra le regioni a statuto ordinario e la Regione Siciliana, destinati a compensare il mancato introito subito dai servizi sanitari regionali a causa dell’esenzione delle percentuali di sconto per le farmacie con fatturato annuo inferiore a 150mila euro. La misura ha avuto l’obiettivo di alleviare il carico finanziario delle farmacie di piccole dimensioni, riconoscendo il loro ruolo centrale nelle comunità più piccole e nelle aree meno servite.
Sperimentazione della Farmacia dei servizi
Un ulteriore intervento di rilievo è rappresentato dalla delibera n. 90/2024, che ha stabilito il riparto, a valere sul Fondo sanitario nazionale 2024, di 25,3 milioni di euro tra le regioni a statuto ordinario e la Regione Siciliana. La somma è destinata a finanziare la sperimentazione delle prestazioni e delle funzioni assistenziali previste dall’articolo 1 del decreto legislativo 3 ottobre 2009, n. 153, erogate dalle farmacie con oneri a carico del Servizio sanitario nazionale. Nello specifico, il provvedimento ha coperto attività quali la partecipazione delle farmacie all’assistenza domiciliare integrata, la collaborazione per il corretto uso dei medicinali e il loro monitoraggio, la partecipazione a programmi di educazione sanitaria e campagne di prevenzione, l’erogazione di servizi di secondo livello, l’effettuazione di prestazioni analitiche di prima istanza e la prenotazione di prestazioni di assistenza specialistica.
Riparto Fsn e impatto sulle farmacie
Il 2024 ha visto un incremento delle risorse destinate al Servizio sanitario nazionale, con un riparto complessivo di 133,053 miliardi di euro, come evidenziato dalla delibera Cipess n. 88/2024. Tra le somme ripartite, una quota specifica è stata assegnata per il sostegno alle farmacie in relazione alle misure di esenzione e alle attività sperimentali. La metodologia di riparto ha seguito criteri consolidati: il 98,5% delle risorse è stato assegnato in base alla popolazione residente e ai consumi sanitari per età, mentre quote specifiche sono state vincolate a indicatori di mortalità e a situazioni territoriali di maggiore deprivazione. Le regioni del centro-sud, già beneficiarie nel 2023 di un incremento di 220 milioni di euro, hanno ricevuto nel 2024 ulteriori 236 milioni di euro, per un totale di 456 milioni di euro nel biennio, a sostegno delle aree caratterizzate da maggiore fragilità socio-sanitaria.
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