
«L’atteggiamento della Fondazione Banco Farmaceutico onlus è quanto mai incomprensibile – prosegue Arianna Capri – poiché Federfarma Verona ha sempre dichiarato la sua apertura anche nei confronti di farmacie non iscritte alla nostra associazione, se mai avessero eventualmente chiesto di aderire alla raccolta Inoltre da sempre esiste la volontà più volte espressa a tutti i partner di aumentare il numero di farmacie aderenti a Federfarma sul territorio nell’ambito proprio del “Recupero farmaci validi non scaduti”. Mai, invece, si era accennato ad un vero e proprio rinnovo e tanto meno ad una sostituzione dell’accordo. A seguito di quanto accaduto in data odierna Federfarma Verona ritiene che la sua autoesclusione sia inevitabile e questo ci rammarica facendoci sentire in difficoltà perché crediamo in questo progetto, che riteniamo di avere condotto in maniera efficiente ed efficace insieme agli altri soggetti attivi, prima fra tutte l’Azienda Ulss 9 Scaligera».
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