Il 2023 è iniziato con le stesse problematiche di disponibilità di medicinali che avevano caratterizzato la fine del 2022. I media europei hanno riportato un aumento delle infezioni respiratorie, in particolare nei bambini, che ha portato a carenze di opzioni di trattamento vitali, tra cui gli antibiotici. Contemporaneamente, professionisti sanitari, rappresentanti dei pazienti e organi del settore hanno riacceso i riflettori sulla problematica a causa delle crescenti preoccupazioni relative alle carenze di dispositivi medici. A cinque anni dall’ultima indagine approfondita dell’Associazione europea dei farmacisti ospedalieri (Eahp) sul problema delle carenze di medicinali, la sigla ha lanciato un sondaggio sulle carenze esaminando sia la carenza di medicinali che di dispositivi medici nell’ambiente ospedaliero. L’Eahp ha poi reso disponibile la sintesi dei risultati della survey in un documento in cui vengono affrontate le dinamiche legate alle indisponibilità nelle strutture.

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Risultati del sondaggio Eahp 2023. Il sondaggio Eahp 2023 – incentrato su medicinali e dispositivi medici – ha indagato le ragioni e gli impatti delle carenze sui pazienti negli ospedali europei, nonché le possibili soluzioni. Oltre ai farmacisti ospedalieri, il sondaggio ha attenzionato altri professionisti sanitari che lavorano negli ospedali, tra cui infermieri e medici, nonché pazienti e loro caregiver che hanno riscontrato carenze durante il loro soggiorno in ospedale. Il sondaggio ha raccolto 1.497 risposte dai farmacisti ospedalieri. Come nel 2019, il 95% dei partecipanti al sondaggio che lavorano in una farmacia ospedaliera ha riferito che le carenze di medicinali sono un problema importante nel loro ospedale. In confronto, solo l’86% degli altri professionisti sanitari, l’84% dei medici e il 68% degli infermieri consideravano le carenze di medicinali un problema attuale nell’ospedale in cui lavorano, in termini di erogazione delle migliori cure ai pazienti.

Impatto delle carenze e possibili soluzioni. Per quanto riguarda le carenze di dispositivi medici, tutti e quattro i gruppi professionali avevano opinioni molto simili, con il 61% dei farmacisti ospedalieri, il 57% dei medici, il 55% degli altri professionisti sanitari e il 46% degli infermieri che indicavano che queste causavano problemi ai loro pazienti. Le cause delle carenze di medicinali menzionate dai rispondenti al sondaggio nel 2023 non differivano molto da quelle condivise nel 2019. La carenza globale di un principio attivo farmaceutico (Api), i problemi di produzione e i problemi della supply chain sono stati i più citati dai farmacisti ospedalieri. Confrontando i risultati con le informazioni raccolte nel 2019, i gruppi di medicinali più frequentemente in carenza non sono cambiati leggermente. Oltre due terzi dei farmacisti ospedalieri (76%) che hanno risposto a questa domanda hanno selezionato gli agenti antimicrobici come l’area che è più comunemente oggetto di problemi rifornimento nei loro ospedali. Gli analgesici (43%) seguivano al secondo posto e gli agenti anestetici (37%) si classificavano al terzo posto.

Utilità dei sistemi di segnalazione delle carenze. Oltre a indagare l’efficienza della banca dati di segnalazione delle carenze esistente in ogni paese, il sondaggio Eahp 2023 ha approfondito l’utilità del sistema di segnalazione nazionale. Solo la metà dei farmacisti ospedalieri partecipanti riteneva utile e regolarmente aggiornato il loro sistema di segnalazione nazionale, mentre la metà degli infermieri aveva un’opinione opposta. Gli altri professionisti sanitari avevano le migliori impressioni, con il 67% che concordava con l’adeguatezza del loro sistema di segnalazione. Le valutazioni del rischio, che sono un ottimo strumento di mitigazione, sono state effettuate solo dal 15% degli ospedali. La cifra è aumentata del 5% dal 2019.

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