Unifarco, società per azioni fondata e formata da farmacisti, produttrice di cosmetici, nutraceutici, articoli dermatologici e per il make-up, ha espresso soddisfazione per il buon esito della politica premiante, con la quale ha riconosciuto un premio di partecipazione in media pari a oltre 2mila euro ai propri dipendenti. L’iniziativa rientra in una policy molto più ampia che, come spiega Luigi Rampino, direttore delle risorse umane dell’azienda, intervistato da FarmaciaVirtuale.it, include diverse attività volte a motivare e coinvolgere i collaboratori.

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Da quale riflessione è scaturita la necessità di riconoscere un premio di produttività ai vostri lavoratori?

Il premio rientra nelle nostre politiche di gestione del personale. Puntiamo molto sul coinvolgimento dei collaboratori, dal momento che siamo convinti che l’azienda raggiunga dei risultati solo attraverso la partecipazione attiva delle persone e riteniamo corretto che questa partecipazione sia riconosciuta anche economicamente.

Avete stabilito dei parametri di riferimento per calcolare l’entità del premio o è stato assegnato un compenso uguale a tutti?

Si parte da una quota fissa calcolata in base all’utile aziendale. A questa si aggiungono delle componenti variabili, basate essenzialmente su due macro fattori. Il primo è la valutazione individuale dei comportamenti organizzativi, che includono l’efficacia professionale, l’efficienza, la relazione con colleghi e superiori, la propositività nel risolvere i problemi e l’assunzione delle responsabilità. Questi cinque criteri sono discussi due volte all’anno in un colloquio individuale tra responsabile e collaboratore e permettono a fine anno di stabilire un punteggio che avrà un effetto moltiplicatore sul premio base. Alla quota derivante dall’utile realizzato dall’azienda, quindi, a chi ha mantenuto comportamenti virtuosi e in linea con i valori della società, si va ad aggiungere l’equivalente economico derivate dal punteggio ottenuto con la valutazione. Il secondo macro fattore che determina il valore finale del premio è una piccola quota in più calcolata in base alla presenza in azienda. Questo non per penalizzare chi si è assentato per malattia, ma per riconoscere a chi è stato sempre presente l’apporto che ha dato all’azienda. Si tratta di una componente minima rispetto alla quota che deriva dal percorso di valutazione, poiché nel nostro piano di gestione del personale, i comportamenti organizzativi sono ritenuti molto importanti per assicurare i risultati.

Qual è stato l’effetto di questo sistema premiante sul gruppo di lavoro in termini qualitativi, come ad esempio le relazioni tra colleghi o il senso di appartenenza?

Il premio fa parte di un’ampia politica motivante per le persone e va ad aggiungersi ad altre attenzioni che l’azienda vuole dare ai propri lavoratori. Per esempio, organizziamo iniziative per promuovere il benessere, inteso come “cultura del benessere” tutti i giorni dell’anno. In queste occasioni ci focalizziamo su aree quali la nutrizione, il movimento e la cura di sé, tematiche che poi cerchiamo di portare anche al consumatore finale attraverso i farmacisti. Cerchiamo quindi di mantenere una coerenza generale in quello che facciamo in azienda per poi promuovere i nostri valori all’esterno in modo efficace. I buoni risultati quindi non derivano solo dal premio, ma da un sistema motivante su vari fronti, come le opportunità di crescita professionale, il coinvolgimento e l’ascolto, l’informazione e la comunicazione nelle quali investiamo del tempo per condividere con i collaboratori l’andamento dell’azienda e le sue attività.

A suo avviso, un sistema motivante come il vostro potrebbe trovare applicazione anche nell’ambito della farmacia, declinandolo su un gruppo di farmacisti e collaboratori, quindi in micro contesti aziendali?

Certamente sì. Credo che qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni, debba porsi l’obiettivo di motivare i propri collaboratori e attivare, anche se non previsto dai contratti nazionali, un premio di partecipazione o di risultato. È un tema sul quale cerchiamo di fare formazione, rivolgendoci come industria ai nostri interlocutori, tra cui le farmacie. Abbiamo realizzato anche dei webinar sulla gestione del personale, cercando di mettere la nostra esperienza a disposizione dei nostri interlocutori.

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