La dichiarazione dei redditi precompilata è disponibile da oggi per 30 milioni di contribuenti che, accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, possono consultare le informazioni già inserite dal Fisco. Dal prossimo 2 maggio sarà possibile integrarla o modificarla ed inviarla entro il 24 luglio, nel caso del modello 730, o entro il 2 ottobre, nel caso del modello Redditi. Tra le principali novità, la presenza delle spese sanitarie relative ai farmaci acquistati e quelle relative alle prestazioni di psicologi, infermieri, ostetriche, radiologi e strutture autorizzate non accreditate.
Da quest’anno si arricchisce la sezione sulle spese sanitarie che è possibile detrarre. In particolare, nel terzo anno di sperimentazione, entrano nella dichiarazione precompilata sia le spese per l’acquisto di farmaci presso farmacie e parafarmacie, sia le spese sanitarie sostenute per le prestazioni di ottici, psicologi, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica e strutture autorizzate a fornire i servizi sanitarie ma non accreditate. Spazio anche alle spese veterinarie comunicate da farmacie, parafarmacie e veterinari e alle spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni dei condomini, comunicate dagli amministratori di condominio.
Il decreto legislativo 21 novembre 2014 sul 730 precompilato aveva introdotto l’obbligo per le strutture sanitarie (farmacie comprese) di inviare al SistemaTS i dati sulle prestazioni erogate nel 2015 deducibili o detraibili dal reddito. Per far fronte all’importante cambiamento, Federfarma – affiancata da Promofarma – aveva avviato una serie di incontri alla Ragioneria Generale. Dopo il DM 31 luglio 2015 che ha definito gli aspetti tecnici, ha convocato le principali software house, coi rappresentanti di Sogei, per fornire indicazioni sull’aggiornamento dei software delle farmacie e per il successivo inoltro al SistemaTS. Il risultato è stato appunto la piattaforma SSOL. Le farmacie hanno scelto a suo tempo se trasmettere in prima persona i dati sugli “scontrini parlanti” oppure affidare la mansione alle proprie associazioni di categoria.
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