In una nota inviata agli associati il 3 gennaio 2023, Federfarma e Sunifar hanno reso disponibili diversi chiarimenti legati ad aspetti pratici e operativi nell’ambito del Pnrr farmacie rurali. Con riferimento alla conformità dei dispositivi, le sigle hanno chiarito che «per molti articoli reperibili sul mercato sprovvisti di etichetta ambientale di tipo I, secondo la UNI EN ISO 14024, ma conformi alle ulteriori evidenze richieste dalle linee guida per la compilazione delle check list, non è sempre possibile reperire la dichiarazione dei produttori di conformità alla normativa “ecodesign” (Regolamento EU 2018/424). Nonostante ciò, gli articoli di molti produttori sono comunque provvisti di certificazione EPEAT valida per la maggior parte dei Paesi Europei, segno quindi di conformità».
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Le specifiche sull’etichettatura dei dispositivi
In merito a tali aspetti, Federfarma e Sunifar hanno specificato che «come indicato a pagina 6 delle linee guida, l’etichettatura EPEAT 2018 rientra tra le etichette ambientali di tipo I, secondo la UNI EN ISO 14024, unitamente alle altre etichette citate nel medesimo testo: TCO Certified, Blue Angel, TUV Green Product Mark. Pertanto, la certificazione EPEAT è sufficiente a soddisfare il requisito». Infatti, prosegue Federfarma, «come indicato nella medesima tabella, in presenza di almeno una delle etichette sopra elencate, non è necessario procedere con la verifica degli ulteriori punti di seguito richiamati (3, 3.1, 5, 6, 7 e 8), inclusa la dichiarazione dei produttori di conformità alla normativa “ecodesign” (Regolamento EU 2018/424) (punto 4 – valido esclusivamente per i server e i prodotti di archiviazione dati). Le considerazioni di cui sopra sono valide anche per prodotti acquistati eventualmente in data antecedente alla pubblicazione delle linee guida».
Ulteriori chiarimenti
Nella stessa nota vengono affrontati i temi relativi al «modulo di dichiarazione “titolare effettivo”», «caricamento documenti su piattaforma», «indicazione del cup e59j21011940003», «scadenza progetto e scadenza polizze fideiussorie» e infine «compilazione dichiarazione dnsh». Si rimanda dunque alla nota pubblicata nell’apposita sezione sul portale Federfarma.it.
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