La Missione 5 componente 3 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) include gli interventi per il sud e la coesione territoriale, che prevedono anche investimenti destinati alle strutture sanitarie di prossimità territoriale (inv. 1.1.2) e, in particolare, alle farmacie rurali. Secondo quanto previsto dall’Unione Europea tutte le misure dei Pnrr nazionali devono soddisfare il principio del “Do no significant harm” – Dnsh, ovvero non arrecare danno all’ambiente. Sono quindi state pubblicate le “Linee guida per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (Dnsh)” che, come si legge nel testo, «contengono le indicazioni operative per le farmacie rurali beneficiarie dei contributi nell’ambito del Pnrr Missione M5C3 – Investimento 1.1.2, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU, in ordine alle modalità e procedure da seguire al fine di garantire il principio “Do no significant harm” (Dnsh)». Le linee guida riepilogano le spese ammissibili al contributo Pnrr e descrivono gli obblighi in capo alle farmacie per garantire il rispetto del principio Dnsh.

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Spese ammissibili e potenziali rischi ambientali

Le spese ammissibili al finanziamento del Pnrr per le farmacie rurali riguardano tre ambiti. Il primo è la dispensazione del farmaco, per il quale è possibile acquistare o noleggiare computer fissi, monitor, server, stampanti, fotocopiatrici, servizi di print&copy management e relativo materiale di consumo, frigoriferi e impianto per l’automazione del magazzino. Il secondo ambito riguarda la partecipazione alla presa in carico del paziente cronico, per cui è possibile acquistare computer portatili, tablet e smartphone. Il terzo ambito è invece legato alla prestazione di servizi di primo e secondo livello, per i quali la farmacia può acquistare apparecchi elettromedicali fissi e mobili. «L’investimento oggetto del Pnrr – specificano le linee guida – richiede una particolare attenzione da parte delle farmacie beneficiarie del contributo in quanto presuppone i seguenti potenziali impatti di carattere ambientale: acquisto di prodotti elettronici di per sé molto energivori, eccessivo consumo di acqua durante l’impiego del prodotto, uso di materiali e componenti difficilmente riciclabili, eccessiva produzione di rifiuti e gestione inefficiente degli stessi, uso di sostanze inquinanti».

Gli obblighi delle farmacie beneficiarie

Entro e non oltre 30 giorni dalla data di conclusione del progetto in cui rientra l’investimento, le farmacie beneficiare dei contribuiti del Pnrr sono tenute a presentare all’Agenzia per la Coesione Territoriale una o entrambe le “check list per le verifiche e i controlli da condurre per garantire il principio Dnsh” e una “dichiarazione attestante il rispetto del principio del Dnsh”. A tale proposito, le linee guida riferiscono che «l’Unità di Missione Pnrr ha adattato alla specificità dell’investimento “farmacie rurali” i format delle check list 3 e 4 predisposte dal ministero dell’Economia e delle Finanze per facilitarne la compilazione. Pertanto in ciascuna delle due citate check list possono essere raccolti tutti i dati relativi ai dispositivi e/o apparecchiature per i quali è richiesta la verifica del Dnsh». La documentazione è allegata alle linee guida. La farmacia beneficiaria è inoltre tenuta a conservare in formato cartaceo e/o elettronico i documenti necessari per la compilazione delle check list, quali libretto di uso e manutenzione, ecoetichette di prodotto, rapporti di manutenzione periodica delle apparecchiature, certificazioni del produttore, eventuali altre certificazioni associate al dispositivo.

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