Un pilastro strategico per la crescita sociale ed economica del nostro Paese, che nel corso degli ultimi anni sta vivendo continue trasformazioni e innovazioni. È stato il mondo del Pharma e delle Life Sciences il protagonista del primo appuntamento del 2023 di Factory Voice, format «che pone a confronto industria e territorio, in un dialogo che ha l’obiettivo di delineare, attraverso la condivisione di best practice e visioni sul futuro, lo stato dell’arte del tessuto imprenditoriale del Nordest. Un momento di riflessione e di scambio di idee di valore, dedicato a coloro che stanno trasformando e innovando il modo di vivere la fabbrica». Il format è ideato da AzzurroDigitale – boutique digitale specializzata nella realizzazione di progetti di digital transformation “human centered” per industrie manifatturiere, in collaborazione con PwC Italia, organizzazione che offre servizi professionali alle imprese – e prodotto da Marmalade, società specializzata nella creazione di eventi dal concept innovativo.
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Aspettative in relazione allo scenario macroeconomico
Secondo quanto evidenziato dagli organizzatori, il punto di partenza dell’evento è stata «la “PwC Global Ceo Survey”, ricerca annuale di PwC giunta alla 26esima edizione, che ha intervistato oltre 4.500 Ceo a livello globale, di cui 270 dei settori Healthcare, Pharma e Life Sciences, sulle aspettative per le loro aziende in rapporto allo scenario macroeconomico e geopolitico della nostra contemporaneità. I dati del report sono stati commentati da Andrea Fortuna, Partner di PwC Italia, che, in un dialogo con Marzio Bartoloni, giornalista de Il Sole 24 Ore, ha analizzato in particolare l’andamento economico e i macro trend del settore salute e biomedicale». Si tratta di «un comparto che dovrà tenere a mente numerose sfide e opportunità per continuare la sua crescita – sia a breve che lungo termine – accelerata durante gli anni della pandemia. Nei prossimi dieci anni, infatti, il settore della salute verrà profondamente trasformato da macro-tendenze demografiche, sociali e tecnologiche di cui la pandemia è stata un catalizzatore e che le recenti tensioni di natura geopolitica ed economica contribuiscono ad acuire».
Crescita dell’economia globale in contrazione
Quanto ai dati della ricerca presentata, «oltre il 70% dei Ceo prevede che l’economia globale nei prossimi 12 mesi subirà una contrazione. Gli odierni modelli di business sembrano infatti incompatibili con questi nuovi scenari, profondamente più instabili e articolati rispetto al passato, e se le organizzazioni non ripenseranno le dinamiche e i sistemi attualmente in adozione non saranno economicamente sostenibili tra 10 anni. Il settore dell’healthcare, di cui la pandemia ha sottolineato ancora una volta il valore, non è immune da questo obbligo». Inoltre «per le aziende, una maggiore sostenibilità corrisponde a un aumento di competitività. Pertanto, tra le azioni concrete che i Ceo del settore della salute stanno introducendo per fronteggiare le sfide economiche a breve termine, figurano l’adozione di misure per la riduzione dei costi (60%) e la ridefinizione della supply chain e i fornitori (55%); non ultimo, l’ampliamento del portafoglio di offerta di prodotti/servizi e di presenza sui mercati (45%), per stimolare la crescita dei ricavi».
Il ruolo della tecnologia disruptive
Sul ruolo della tecnologia, sarà quella disruptive «a essere uno degli elementi che influenzerà maggiormente la redditività del settore (come segnalato nel 57% dei casi) insieme alle modifiche alla regolamentazione (63%), la carenza di professionisti e di competenze qualificate (52%) e i cambiamenti nelle preferenze e nei comportamenti dei clienti/pazienti (49%). Di conseguenza, una priorità assoluta saranno gli investimenti messi in campo per la digitalizzazione: l’80% delle aziende del settore Healthcare, Pharma e Life Sciences prevede infatti di investire in automazione di processi e dei sistemi, mentre il 75% ha predisposto un budget per tecnologie avanzate come AI, advanced analytics, e-health».
Accelerazione del trend di aggregazione in gruppi e network
Secondo Andrea Fortuna, Partner di PwC Italia, «il settore della salute si conferma fortemente attrattivo e ci si aspetta un rimbalzo delle attività di M&A nel 2023. La resilienza, gli elevati margini e le prospettive di crescita e l’elevato grado di innovazione ne fanno uno dei settori prediletti per gli investitori, nonostante le condizioni macroeconomiche ancora difficili. Nel settore dell’healthcare si prevede una accelerazione del trend di aggregazione in gruppi e network in tutti i segmenti e le società di telemedicina, healthtech e health analytics continueranno ad essere asset interessanti su cui investire. Nel settore Pharma e Life Sciences l’M&A costituirà una leva fondamentale per la crescita e l’ottimizzazione dei portafogli».
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