Presidi territoriali con un grande potenziale non ancora sfruttato appieno. Così Giovanni Petrosillo, presidente del Sindacato unitario dei farmacisti rurali (Sunifar), descrive le farmacie italiane che, a suo avviso, possono conquistare un ruolo centrale nell’ambito della sanità nazionale. «Cercando di esaminare il settore nel modo più imparziale possibile – afferma Petrosillo, in un’intervista a Farmaciavirtuale.it – ritengo la farmacia un presidio dotato di almeno tre grandi punti di forza: un formidabile e invincibile posizionamento capillare sul territorio, la presenza certa di un professionista laureato e aggiornato sui problemi della salute, e una dotazione tecnologica avanzata che consente un’interconnessione tra farmacie e tra farmacie e altri soggetti. Tutte queste caratteristiche portano la farmacia a godere di un enorme potenziale in materia di cura della salute, un potenziale però non ancora sviluppato al massimo».

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«Farmacia dei servizi per bilanciare l’erosione dei margini»

Il presidente di Sunifar fa un’analisi nitida del futuro della farmacia, sulla cui sostenibilità economica grava il trend in costante ribasso del prezzo medio dei medicinali maturi, assorbiti in gran parte dalla farmaceutica convenzionata. Un processo che non può che andare a erodere sempre di più i margini della farmacia. Di qui, secondo Petrosillo, la necessità di ampliare i servizi sanitari. «Farmacia dei servizi – spiega il dirigente – non significa dimenticare il farmaco, ma prendere atto del fatto che il prezzo medio dei medicinali maturi diminuisce ogni anno, portando la nostra attività in una situazione economica che solo molto parzialmente potrà essere risolta con i farmaci in distribuzione diretta, a loro volta per ovvie ragioni, recuperabili esclusivamente in DPC. Se vogliamo una farmacia che cresca professionalmente ed economicamente, ritagliandosi un ruolo sempre più importante nel sistema nazionale, dobbiamo ampliarne le funzioni in area sanitaria, incrementando sempre di più la farmacia dei servizi. Un ruolo che tra l’altro eleva l’immagine della farmacia stessa nella percezione del cittadino. Questo è il modo di evolvere, prima di tutto professionalmente, ma è anche un contributo necessario per la sostenibilità economica del settore».

Quali aree d’intervento per sviluppare la Farmacia dei servizi?

Tra gli ambiti d’intervento su cui lavorare per una proficua evoluzione della farmacia, Petrosillo passa in rassegna quelli che rientrano nella riorganizzazione della rete di assistenza territoriale. «La farmacia può sicuramente dare una risposta alla riorganizzazione territoriale dell’erogazione di vari servizi al paziente, come il monitoraggio dei parametri nelle patologie croniche, gli screening di massa e le attività di prevenzione, solo per fare qualche esempio». A tale proposito il presidente di Sunifar fa notare che già oggi circa 4500 farmacie effettuano servizi di holter pressorio, holter cardiaco e altri servizi in regime privato, dimostrando l’interesse, l’utilità e l’apprezzamento da parte dei cittadini per questo ruolo che la farmacia può avere. La telemedicina sta acquisendo sempre più importanza e la pandemia ne ha accelerato l’uso. È, a mio avviso, uno degli strumenti di elezione della farmacia dei servizi. Perché questa opportunità sia colta anche dalle piccole farmacie, abbiamo anche chiesto e ottenuto un fondo specifico di euro 10,7 milioni di euro che potrà essere utilizzato dalle farmacie dei centri con popolazione inferiore ai 3.00 abitanti come credito di imposta per importi non superiori a 3.000 euro per farmacia».

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