Parafarmacie solidali: la raccolta di farmaci in Friuli e Piemonte

È partita in Friuli Venezia-Giulia e in Piemonte la quarta edizione dell’iniziativa Parafarmacia Solidale, grazie alla quale è possibile acquistare e donare farmaci e materiale sanitario alle associazioni di volontariato che operano sul territorio. Il progetto è patrocinato in entrambe le regioni dalla Confederazione Unitaria delle Libere Parafarmacie Italiane, e in Friuli Venezia Giulia anche dall’Ordine dei Farmacisti della provincia di Trieste (sponsor unico l’azienda Aboca).
«Siamo arrivati alla quarta edizione e grazie all’impegno di alcuni colleghi abbiamo allargato i nostri confini – spiega Marco Esposito, ideatore e coordinatore dell’evento – perché quest’anno Parafarmacia solidale arriva anche in Piemonte. Sarà una settimana di solidarietà nelle parafarmacie delle due regioni: i cittadini potranno acquistare farmaci ed altro materiale sanitario e donarli ad organizzazioni benefiche del territorio, quindi non un solo giorno ma una intera settimana». In particolare, in Friuli Venezia Giulia il materiale raccolto con la collaborazione del Comitato Mani dell’Amicizia sarà consegnato alla Comunità San Martino in Campo, mentre in Piemonte sarà devoluto all’Associazione di Volontariato “Le medicine Onlus”. «Non ci sono – prosegue Esposito – costi di gestione: l’intera operazione logistica è a carico dagli stessi farmacisti che si occupano dei rapporti con la stampa, di pubblicizzare l’iniziativa presso i clienti, di gestire la raccolta nei propri esercizi e di consegnare il materiale. Il costo della pubblicità viene coperto interamente dall’azienda sponsor e dai farmacisti stessi che partecipano, con la loro quota, all’iniziativa solidale. Non ci sono neppure costi di trasporto di materiale in giro per l’Italia, né spese di stoccaggio in magazzino, né per lo spostamento dei volontari: tutto il valore di quello che il cliente dona viene trasferito a chi ne ha bisogno». Ciò perché «quando c’è la volontà di lavorare con le proprie mani e la propria testa, non servono i capitali. Le parafarmacie non sono solo commercio, ma anche conoscenza, etica e, come dimostra questa iniziativa, volontariato in favore di chi ha più bisogno».