L’azienda biofarmaceutica globale AstraZeneca ha fatto sapere il 25 marzo 2024 che i risultati dello studio di Fase III Flaura2 «hanno dimostrato che osimertinib, in combinazione con chemioterapia, è in grado di offrire un beneficio clinico coerente con gli outcome post-progressione di malattia nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) localmente avanzato o metastatico che presentano mutazioni del recettore del fattore di crescita epidermico (Egfrm)». Come riferito dall’azienda «a un follow up di due anni, si è osservato inoltre un andamento favorevole nel miglioramento della sopravvivenza globale (Os)». I risultati sono stati presentati al congresso European lung cancer congress (Elcc) 2024 che si è svolto a Praga in Repubblica Ceca.
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Miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante
Come reso noto da AstraZeneca, tali risultati «fanno seguito alla presentazione dei dati sull’endpoint primario avvenuta lo scorso anno all’International Association for the study of lung cancer (Iaslc) World conference on lung cancer (Wclc) 2023 e alla pubblicazione sul The new England journal of medicine, che hanno mostrato come osimertinib con l’aggiunta di chemioterapia sia in grado di offrire un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante in termini di sopravvivenza libera da progressione (Pfs). A febbraio 2024, sulla base di questi risultati, il trattamento con osimertinib più chemioterapia è stato approvato negli Stati Uniti a seguito di una priority review da parte della Food and drug administration (Fda)».
Beneficio clinico consistente negli endpoint post-progressione
Come specificato, «l’analisi ad interim di Os (con una maturità del 41%) ha dimostrato un andamento favorevole per il braccio con osimertinib più chemioterapia ([Hr] 0,75, 95% intervallo di confidenza [Ci] 0,57-0,97), con risultati coerenti nei vari sottogruppi considerati, che comprendono sesso, etnia, tipo di mutazione di Egfr, età alla diagnosi, storia di tabagismo, performance status e tipo di metastasi al sistema nervoso centrale (Snc) al basale. In questa analisi, i dati di Os non hanno raggiunto la significatività statistica e continueranno ad essere analizzati e rilasciati nell’analisi finale come endpoint secondario chiave». Dunque «osimertinib in combinazione con chemioterapia ha dimostrato inoltre un beneficio clinico consistente negli endpoint post-progressione pre-specificati: il tempo al primo trattamento successivo (Tfst, Hr 0,73, 95% Ci 0,56-0,94), tempo alla seconda progressione di malattia (PFS2, Hr 0,70, 95% Ci 0,52-0,93) e tempo al secondo trattamento successivo (Tsst, Hr 0,69, 95% Ci 0,51-0,93)».
Andamento favorevole di sopravvivenza globale
Susan Galbraith, executive vice president oncology r&d di AstraZeneca ha dichiarato che «Flaura2 conferma osimertinib come terapia di prima scelta nel Nsclc Egfrm, sia in monoterapia che in combinazione con chemioterapia, offrendo il beneficio di sopravvivenza libera da progressione più esteso mai riportato nel setting avanzato di prima linea. Siamo orgogliosi di osservare un andamento favorevole di sopravvivenza globale e siamo impazienti di vedere come i dati possano evolvere nel tempo».
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