Si è tenuta mercoledì 14 giugno 2023 presso il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico la Festa della professione voluta dall’Ordine dei farmacisti di Roma, «per celebrare i valori professionali e conferire la medaglia d’argento ai colleghi farmacisti che in 25 anni di professione hanno onorato il bene esistenziale più prezioso: la salute». A farlo sapere è stato lo stesso Ordine, il quale ha reso noto che la manifestazione, a cui hanno partecipato oltre 600 colleghi, si è conclusa con la consegna delle medaglie d’argento a 200 farmacisti iscritti all’Ordine di Roma che hanno compiuto 25 anni di laurea, un simbolico ringraziamento che strizza l’occhio al passato, con uno sguardo al futuro. All’incontro «hanno partecipato i laureati dal 1995 al 1998» e «si è svolto alla presenza di numerose autorità e ospiti, tra cui il consigliere Guido Carpani, direttore generale della Fofi, il presidente del corso di laurea in Farmacia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Andrea Urbani, l’amministratore delegato della Banca Popolare di Sondrio, cavaliere del lavoro Mario Alberto Pedranzini, il presidente di Federfarma Lazio Eugenio Leopardi, il presidente di Federfarma Roma Andrea Cicconetti, il responsabile della divisione Heath and Pharma della Banca del Fucino Marco Alessandrini, il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Napoli Vincenzo Santagada, il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Viterbo Salvatore Menditto, e infine il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Latina Roberto Pennacchio».
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Rinsaldare i vincoli di colleganza nella comunità professionale
Emilio Croce, presidente dell’Ordine dei Farmacisti, nel porgere a tutti i presenti il saluto del Consiglio dell’ordine, ha sottolineato «l’utilità dell’incontro per rinsaldare i vincoli di colleganza all’interno della comunità professionale, indispensabili per una riflessione collegiale sulla professione, che sulla spinta dell’emergenza pandemica ha accelerato il suo percorso di trasformazione in direzione dei servizi sanitari di prossimità». L’evento è stato preceduto da una tavola rotonda, coordinata dal dott. Donato Sambugaro sul tema “La professione di fronte alle sfide della modernità”. Sono intervenuti il prof. Luca Dezi, docente del dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale dell’Università Sapienza Roma, il prof. Franco Falorni, docente di Economia aziendale dell’Università di Pisa, l’avv. Marco Lazzaro, direttore generale Enpaf. Dopo un saluto del presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani Andrea Mandelli, la conclusione è stata affidata all’on. Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al ministero della Salute.
Il ruolo dei farmacisti al centro dell’evento
Croce ha sottolineato come «il Covid 19 abbia reso centrali i temi della salute, agendo sulle percezioni soggettive, intaccando quella rappresentazione della salute e delle malattie consolidate e velocizzando l’implementazione e l’uso dei big data, dell’intelligenza artificiale legati alla domanda di salute. La percezione modificata dalla minaccia alla salute rappresenta la grande sfida per la sanità, per affrontarla occorre integrare le reti sanitarie e assistenziali che, partendo dal domicilio del paziente e attraversando il territorio, compresa la farmacia, arrivino in ospedale, connettendo anche il versante dell’assistenza sanitaria. I farmacisti hanno dimostrato il ruolo concreto, quanto e come la farmacia e la professione farmaceutica siano presidi imprescindibili del sistema sanitario nazionale, protagonisti di quella assistenza territoriale alla quale si guarda con grande attenzione, dopo essere stata per molto tempo sottoconsiderata da politiche della salute ospedalocentriche. Se sulla spinta dell’emergenza pandemica la comunità professionale dei farmacisti ha accelerato il percorso di trasformazione in direzione dei servizi sanitari di prossimità – ha concluso Croce – è arrivato il momento che la farmacia riprenda la sua vocazione originaria: quella del farmaco, centro motore e fulcro dell’attività del farmacista».
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