L’entrata in vigore dell’obbligo di avvalersi delle procedure telematiche del Nodo smistamento ordini (Nso) per gli acquisti della sanità pubblica ha rivoluzionato i processi operativi degli Enti e dei fornitori. Dopo una prima fase critica di adeguamento al nuovo sistema, la situazione si è progressivamente appianata e, secondo Daniele Marazzi, consigliere delegato del Consorzio Dafne, si possono già apprezzare i vantaggi della nuova procedura. Marazzi ha spiegato che «Nso ha rappresentato un cambio importante perché il passaggio è avvenuto contemporaneamente per tutti gli Enti del servizio sanitario. La prima tranche ha coinvolto gli ordini di beni e, al di là di qualche criticità iniziale, l’adeguamento è stato abbastanza omogeneo. Maggiori difficoltà sono state riscontrate per i servizi, che hanno visto ritardi e complicazioni forse anche a causa della pandemia. Ci vorrà del tempo per allinearsi, ma alla fine credo che nessuno rimpiangerà il vecchio sistema».

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Operatività più snella e meno errori

Marazzi racconta l’esperienza sul campo del Consorzio e illustra i principali vantaggi del nuovo sistema. Nel dettaglio «ci siamo coordinati tecnologicamente affinché i fornitori degli Enti potessero ricevere e gestire gli ordini. Abbiamo poi cercato di sopperire alla sospensione, a valle dell’entrata in vigore dell’obbligo, dei tavoli di confronto istituzionali, dando supporto alle aziende, condividendo le esperienze di fornitori e strutture per trovare delle risposte sulle possibili interpretazioni di alcuni ambiti delle norme che via via sono andate consolidandosi». Marazzi sottolinea poi che «i vantaggi sono tangibili e di immediata percezione da parte del fornitore che riceve l’ordine elettronico. Gli ordini sono infatti uniformi e si possono impostare dei processi di elaborazione automatica o semiautomatica, snellendo notevolmente il carico operativo, rendendo più rapido il processo di evasione dell’ordine e riducendo drasticamente gli errori».

Ridotti anche i ritardi nei pagamenti

Il Nodo smistamento ordini ha cambiato un meccanismo analogico in modo drastico, portando diversi benefici al sistema che derivano dall’automatizzazione di buona parte dei processi. Il dirigente spiega che «quando avverrà il completamento di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018 e la digitalizzazione della fase successiva dell’ordine, ovvero i documenti relativi alla consegna della merce – documento trasporto, prova avvenuta consegna, notifica di anomalia – o all’erogazione dei servizi, i benefici aumenteranno ulteriormente. Verranno anche ridotti al minimo i tempi legati all’analisi della liquidabilità e la messa in pagamento delle fatture, perché l’Ente non dovrà verificare se la merce è stata consegnata o il servizio erogato. Non dobbiamo pertanto considerare questo passaggio un onere ma un’opportunità».

L’intervista integrale a questo link

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