La Regione Lazio ha compiuto un passo avanti nell’offerta regionale per le persone affette da diabete. Con la collaborazione tra la Società italiana di diabetologia (Sid), l’Associazione medici diabetologi (Amd) e Federdiabete Lazio, è stato adottato un provvedimento che estende i criteri di rimborso dei nuovi dispositivi per l’automonitoraggio del glucosio. L’iniziativa è stata presentata a Roma lunedì 1 luglio 2024, in un evento che ha coinvolto esponenti della sanità regionale e dirigenti delle sigle di categoria. Come spiegato dai promotori «il provvedimento è stato adottato attraverso una determinazione di Andrea Urbani, direttore della direzione Salute e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio su proposta di Marzia Mensurati, dirigente dell’area Farmaci e dispositivi». È «una risposta che va incontro ai bisogni di salute specifici delle persone con diabete mettendo a loro disposizione strumenti innovativi ed efficaci».

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Modalità di misurazione e prescrizione

Inoltre «l’utilizzo di un sensore che monitora i livelli glicemici ha mostrato benefici su più fronti: dal compenso glicemico alla prevenzione delle complicanze sino ad un miglioramento della qualità della vita grazie alla maggiore libertà, accuratezza e maneggevolezza dei dispositivi». Il documento stabilisce i tetti massimi dei dispositivi per il monitoraggio in continuo della glicemia. Il gruppo di lavoro ha stabilito il target di pazienti che possono trarre il massimo beneficio in un’ottica di equilibrio rispetto ai costi. I sistemi “in continuo” misurano il glucosio che circola nel fluido interstiziale sottocutaneo. A seconda della durata del sensore è indicato il numero massimo di sensori prescrivibili, senza tetti alla rimborsabilità. Quanto alle modalità di prescrizione dei dispositivi e del materiale di consumo «sarà effettuata esclusivamente dagli specialisti in endocrinologia diabetologica abilitati sulla piattaforma webcare e sottoposta a verifica del farmacista ospedaliero, a fronte della stesura di un piano terapeutico».

Collaborazione e sinergia tra società scientifiche

Nicola Napoli, presidente della Sid Lazio, ha sottolineato che «si tratta di un obiettivo importante, raggiunto grazie alla collaborazione e la sinergia tra le società scientifiche, i pazienti e la Regione Lazio in particolare la dottoressa Marzia Mensurati. I benefici per i pazienti sono concreti: dal minor rischio di ipoglicemie, in particolare per coloro che presentano un più alto rischio vascolare, alla qualità della vita generale».

Promuovere accesso equo ai nuovi strumenti

Vincenzo Fiore, presidente regionale Amd Lazio, ha spiegato che «grazie al lavoro sinergico svolto insieme alle associazioni pazienti e alla Regione Lazio, abbiamo oggi a disposizione strumenti di supporto alla terapia per il diabete che consentono di adottare un approccio innovativo per la gestione della patologia. Come società scientifiche il nostro obiettivo è promuovere l’accesso equo a questi nuovi strumenti per una sempre migliore gestione quotidiana della malattia. È importante sfruttare questa opportunità, trasformando il primato normativo raggiunto dalla Regione Lazio in un vantaggio clinico e in un nuovo approccio gestionale a beneficio della salute delle persone con diabete».

Passo in avanti nella cura del diabete

Raffaella Buzzetti, presidente eletto della Società italiana di diabetologia, ha sottolineato che «la nuova determina regionale che estende l’utilizzo dei sensori per la glicemia a tutte le persone con diabete di tipo 2 a prescindere dal numero di somministrazioni di insulina ed anche a coloro sempre affetti da diabete tipo 2 che abbiano un elevato rischio cardiovascolare rappresenta un significativo passo in avanti nella cura del diabete». Secondo Buzzetti la Sid «apprezza l’operato delle rappresentanze Sid ed Amd regionali che collaborando attivamente con la regione Lazio sono giunti a questo rilevante risultato anche grazie all’impegno delle associazioni pazienti. La regione Lazio si pone, quindi, tra le regioni certamente più all’avanguardia nel processo di cura del diabete nell’ottica della prevenzione delle sue complicanze».

Regioni possano seguire l’esempio laziale

Per Riccardo Candido, presidente Amd, «gli strumenti per il monitoraggio della glicemia in tempo reale rappresentano degli utili e innovativi alleati per tenere sotto controllo le glicemie ed eventualmente modificare stili di vita, alimentazione e terapia. I dati della letteratura sui benefici di questi devices per le persone con diabete tipo 2 – a terapia non insulinica – sono ancora pochi: l’auspicio è che dall’esperienza pilota della Ragione Lazio possano essere raccolti dati utili alla pratica clinica, affinché anche altre Regioni possano seguire l’esempio laziale».

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