«Illustri professori universitari saranno gli attori del prestigioso appuntamento, giunto alla terza edizione, che sarà dedicato alla prevenzione e alle terapie del futuro nel bambino e nell’adulto e alla medicina dei sistemi, ovvero il paradigma medico che interpreta la salute e la malattia alla luce della visione dell’uomo come un sistema complesso, cioè un’unità integrante di mente, corpo, spirito ed emozioni». È quanto ha fatto sapere l’azienda Guna, la quale ha reso noto che si terrà a Milano, il 18 maggio 2024, all’Università Statale di Milano oppure in diretta streaming.
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I temi affrontati nell’evento
Come spiegato dall’azienda, «la prestigiosa università milanese sarà la cornice degli interventi dei professori che spazieranno tra i temi portanti della medicina dei sistemi: l’approccio predittivo e preventivo, la multidisciplinarità, l’integrazione tra le terapie, la visione allargata di salute e malattia, la personalizzazione e la precisione delle cure saranno dibattuti in un clima di totale apertura e condivisione, nel quale ogni relatore proporrà la propria visione sul futuro della medicina, della salute e del paziente».
Progressi ed evidenze nella ricerca
Alessandro Pizzoccaro, presidente e fondatore di Guna, ha evidenziato che «la medicina dei sistemi, fondata sui progressi e soprattutto sulle evidenze della ricerca medico-scientifica più accreditata, si assume il compito di superare l’interpretazione riduzionistica della fisiopatologia umana, cioè del paziente come insieme di elementi – apparati, sistemi e organi – indipendenti».
Scenari in continua evoluzione
Secondo Pizzoccaro «questa prospettiva ha rappresentato il paradigma guida e ha caratterizzato i successi della medicina del XX secolo, indirizzando l’approccio clinico al paziente e lo sviluppo di nuovi farmaci. Oggi però gli scenari sono cambiati e sono in continua evoluzione: il mondo medico sente la necessità di avere una visione della persona e del malato come unità psico-neuro-endocrino-immunologica e la medicina dei sistemi, ormai giunta a piena maturità, dev’essere tra i pilastri di una moderna sanità universale, solida, equa e soprattutto umana».
«Clima “robotico” e freddo intorno al paziente»
Pizzoccaro ha poi sottolineato che «l’avanzare dell’in silico rischia di creare un clima “robotico” e freddo intorno al paziente, specialmente il più fragile come il bambino e l’anziano. È in questo contesto che la medicina dei sistemi potrà recitare un ruolo primario e di vero trait d’union per far sì che tanto la fase diagnostica quanto quella terapeutica mantengano la loro carica d’interazione umana. Durante il simposio si affronterà in profondità il tema della necessità di utilizzare nuove terapie che permettano un approccio complesso e integrato al paziente, in cui gli interventi farmacologici, non farmacologici e la medicina complementare s’intersechino e agiscano sinergicamente».
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