Domenica 11 febbraio 2024 si è celebrata la Giornata mondiale del malato, ricorrenza della Chiesa cattolica romana istituita il 13 maggio 1992 da papa Giovanni Paolo II. In tale occasione, la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), rappresentata dal presidente Andrea Mandelli, ha espresso «la vicinanza di tutta la categoria alle persone che vivono l’esperienza della malattia e ai loro familiari, sottolineando il valore della relazione di cura e di fiducia che lega i farmacisti ai pazienti e alle comunità, coerente con il tema della Giornata di quest’anno “Curare il malato curando le relazioni”.

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Conoscenza e relazione alla base del lavoro dei farmacisti

Come dichiarato da Mandelli «la conoscenza e la relazione sono alla base del nostro lavoro quotidiano di farmacisti, in tutti gli ambiti in cui esercitiamo la professione, sul territorio, negli ospedali, nei settori della ricerca e dell’industria, per garantire cure di qualità e la migliore assistenza possibile ai pazienti. Mettere al centro il paziente e i suoi bisogni significa esercitare un ascolto attivo, orientarlo nel percorso di cura, informarlo sulle terapie per renderlo più consapevole e aderente ai trattamenti».

Riflessione sulle sfide delle persone malate e delle famiglie

Mandelli ha poi ricordato che «è in queste azioni che si esprime il senso profondo del nostro essere al servizio della salute delle persone, in tutti i presìdi del Servizio sanitario in cui siamo presenti, offrendo le nostre competenze umane e professionali e lavorando in stretta sinergia con gli altri professionisti dell’area sanitaria. Questa Giornata è anche un momento di riflessione sulle sfide che affrontano ogni giorno le persone malate e le loro famiglie, e sulle risposte che il sistema sanitario è chiamato a dare ai cittadini per tutelare un valore fondamentale come la salute, obiettivo per il quale i farmacisti sono da sempre in prima linea, perché nessun paziente venga mai lasciato solo».

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