Nel complesso monumentale di Santa Croce a Firenze, l’Orto di San Francesco torna a vivere come emblema del rispetto per il pianeta, della salvaguardia della biodiversità e di un rinnovato equilibrio tra essere umano e ambiente. L’Orto, situato nell’area retrostante l’abside della basilica, è uno spazio coltivato e al contempo un itinerario spirituale e culturale, che attinge a fonti originali per ricollegarsi all’esistenza del Santo e al suo rapporto privilegiato con la natura.

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Collaborazione tra enti religiosi, culturali e imprenditoriali

Il progetto “Il seme del bene comune”, con la realizzazione dell’Orto e la valorizzazione integrata dei cammini francescani con punto di partenza dalla basilica, è frutto di un accordo tra l’Opera di Santa Croce, la Comunità dei Frati Minori Conventuali e l’azienda Aboca, in collaborazione con la Fondazione Progetto Valtiberina. La presentazione dell’iniziativa si è svolta il 13 maggio 2024 alla presenza di rappresentanti delle istituzioni coinvolte. I presenti hanno sottolineato l’importanza di questo progetto per la promozione di valori universali e la riscoperta del legame tra spiritualità e natura.

L’Orto di San Francesco come metafora del rapporto armonico tra uomo e creato

L’Orto di San Francesco è una chiara metafora della visione del Santo riguardo al rapporto tra l’essere umano e la natura. Oltre 200 specie coltivate, tra cui canapa, ortica, lino, cavoli, senape, prezzemolo e un roseto, si affiancano a un’area lasciata incolta, dove la biodiversità può fiorire liberamente. La zona rappresenta un segno di fiducia nel dono del creato, dimostrando la volontà di affidarsi alla generosità divina piuttosto che alla capacità umana di controllare e manipolare la terra. Il pensiero di San Francesco, antico ma estremamente attuale, risuona come un inno alla biodiversità e un forte richiamo a limitare l’impatto dell’uomo sull’ambiente. L’Orto diventa così un invito a ricercare l’equilibrio con la natura e con il prossimo, partendo da Santa Croce, punto di partenza dei Cammini francescani.

«Coniugare le attività degli esseri umani con il rispetto per la biodiversità»

Massimo Mercati, amministratore delegato di Aboca, ha osservato che per l’azienda «è un onore poter collaborare con la comunità dei frati e l’Opera di Santa Croce per realizzare questo progetto che attraverso la metafora dell’Orto di Francesco ci ricorda l’importanza di coniugare le attività degli esseri umani con il rispetto per la biodiversità e ci aiuta a riflettere sul nostro ruolo di custodi e non dominatori della natura di cui facciamo parte».

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