concorrenza farmacieÈ passato più di un anno dall’approvazione della legge sulla Concorrenza, che ha previsto numerose novità capaci, potenzialmente, di incidere fortemente sul mondo della farmacia. Tuttavia, almeno per ora, di cambiamenti che si possano definire epocali non ce ne sono stati.

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Come noto, la normativa – tra le altre cose – ha aperto la proprietà delle farmacie alle società di capitale. In molti avevano sottolineato all’epoca il fatto che ciò avrebbe potuto comportare una forte concentrazione del mercato in poche mani. In linea teorica, infatti, pochi soggetti potrebbero arrivare a controllare la quasi totalità delle farmacie italiane, sulla base del tetto posto al 20%, su base regionale, dalla stessa legge sulla Concorrenza. Sebbene di tempo non ne sia passato ancora moltissimo, ciò non è ancora avvenuto.

Certamente occorre ricordare che c’è chi, particolarmente forte dal punto di vista economico, ha manifestato a più riprese la propria intenzione di investire in Italia. Resta dunque di certo possibile che le previsioni di alcuni rappresentanti della categoria possano rivelarsi esatte. D’altra parte, va detto che il sistema delle farmacie italiane, benché alle prese con problemi di non poco conto, rimane allettante. Si può citare, in un senso – solo per fare un esempio – il fatto come il valore della ricetta Ssn vada via via erodendosi. Ma, nell’altro senso, si può ricordare che le tendenze demografiche indicano una popolazione in invecchiamento, il che renderà le farmacie un presidio sul territorio sempre più importante per i cittadini.

Alcune novità, però, si sono già manifestate. Da un lato alcuni tentativi soprattutto da parte della distribuzione intermedia di sfruttare le novità presenti nella nuova disciplina. Dall’altra la volontà della categoria di cercare di parare il colpo, come nel caso dell’iniziativa di Federfarma che lavora da tempo alla “rete delle reti”, per fare in modo di farsi trovare preparata in caso di arrivo di un “peso massimo”. Ma, più in generale, va detto che fare previsioni sul futuro è un esercizio complesso. Anche perché una legge sulla Concorrenza, in teoria, dovrebbe essere approvata ogni anno. Vero è anche, però, che la prima versione dell’attuale norma fu presentata nel mese di aprile del 2015 dal governo, quindi approvata alla Camera alcuni mesi dopo, poi approdata al Senato dove si è dovuto attendere il 2 agosto 2017 per il via libera definitivo. Ci sono voluti dunque due anni e mezzo per arrivare alla conclusione dell’iter legislativo.

Inoltre, oggi il ministro della Salute è Giulia Grillo, che nel 2015, quando era solo parlamentare, aveva chiesto di introdurre modifiche proprio in merito alle società di capitale. Al contempo, la deputata del M5S aveva sottolineato la necessità, a suo avviso, di liberalizzare la vendita dei farmaci di fascia C. Cosa proporrà dunque il governo nella prossima legge sulla Concorrenza?

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