
Le organizzazioni di categoria Federfarma, Fimmg, e Fnob hanno manifestato giudizio positivo in merito alla disposizione inserita nel disegno di legge di Bilancio per il 2026 che riguarda la Farmacia dei servizi. La norma stabilisce che le attività aggiuntive svolte nelle farmacie risultano integrate in modo permanente nel Servizio sanitario nazionale. Federfarma ha in proposito sottolineato che «il ddl di Bilancio 2026 stabilisce che i servizi “sono stabilmente integrati nel Servizio sanitario nazionale (Ssn)” e che “le farmacie pubbliche e private operanti in convenzione con il Servizio sanitario nazionale sono riconosciute come strutture eroganti prestazioni sanitarie e socio-sanitarie ai sensi del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, anche in sinergia con gli altri professionisti sanitari”».
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«Sinergia tra tutti gli operatori sanitari»
Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg, ha rilevato che «bisogna puntare sulla sinergia tra tutti gli operatori sanitari, creando una rete di collaborazione e comunicazione. Il meccanismo a silos non favorisce nessuno. Le attività dei vari operatori devono essere considerate non in concorrenza tra loro ma complementari e finalizzate quindi a portare la sanità vicino ai cittadini. La cosa importante è che i medici, le farmacie, gli altri professionisti sanitari siano coordinati e in rete tra loro. Ognuno deve contribuire nell’ambito delle proprie competenze garantendo al cittadino percorsi di prevenzione, cura, e presa in carico condivisi e senza sovrapposizioni. La norma sulla Farmacia dei servizi contenuta nel ddl di Bilancio va proprio in questa direzione».
«Costruttiva collaborazione tra farmacie e laboratori»
Vincenzo D’Anna, presidente Federazione nazionale degli Ordini dei Biologi, ha spiegato che «il recente accordo siglato con la Fofi e sottoscritto per adesione da Federfarma ha creato le basi per una costruttiva collaborazione tra farmacie e laboratori. La Fnob è aperta e disponibile al confronto condividendo le misure che mirano a potenziare l’assistenza territoriale coinvolgendo tutti gli attori. Del resto, la recente legge sulle Semplificazioni – come anche l’accordo con Fofi – prevede l’istituzione di un tavolo di lavoro presso il ministero della Salute per definire i decreti attuativi, al quale Fnob darà il proprio contributo. È importante infatti che si definisca un percorso chiaro di presa in carico del paziente nel pieno rispetto delle specificità professionali di ciascun operatore».
Risultati positivi della sperimentazione
Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha espresso la propria posizione sottolineando che «la sperimentazione del modello della Farmacia dei servizi condotta in questi anni dalle Regioni ha prodotto risultati positivi sia in termini di tutela della salute dei cittadini, sia per quanto riguarda la riduzione del carico di lavoro delle strutture sanitarie pubbliche. Il modello funziona perché la rete delle farmacie è capillare e opera, come i medici di medicina generale, in regime di Convenzione con il Ssn. La norma del ddl di Bilancio prende atto di questa realtà e correttamente punta a renderla stabile attraverso la collaborazione tra farmacie, medici, laboratori e tutti gli altri professionisti della salute».
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