Il 28 dicembre scorso il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva il disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, rinnovando così la fiducia al Governo in carica. Il provvedimento le disposizioni di maggiore interesse per l’ambito sanitario. A fare il punto è la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), la quale in una circolare diramata il 31 dicembre 2024 ha riepilogato i temi di maggiore interesse per la categoria e, più in generale, per il settore farmaceutico.
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Proroga della Farmacia dei servizi e borse di studio per le specializzazioni
Viene estesa al 2025 la sperimentazione dei nuovi servizi erogati dalle farmacie, originariamente prevista dal D.Lgs 153/2009. La Fofi ha precisato che «è prevista la prosecuzione anche per l’anno 2025 della copertura degli oneri per l’erogazione di tali servizi da parte delle farmacie, già oggi previsti a carico del Ssn, per un ammontare pari a 25,3 milioni di euro utilizzando le risorse disponibili per i c.d. Obiettivi di Piano sanitario nazionale di cui all’articolo 1, commi 34 e 34-bis, della legge n. 662 del 1996». Un ulteriore provvedimento interessa gli specializzandi dell’area sanitaria non medica (veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi), ai quali – a partire dall’anno accademico 2024-2025 – sarà corrisposta una borsa di studio annuale di 4.773 euro lordi da parte delle Università presso cui operano le scuole di specializzazione.
Dematerializzazione delle ricette mediche cartacee
Nella nota della Fofi si legge che «al fine di potenziare il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva e di garantire la completa alimentazione del fascicolo sanitario elettronico (Fse), i commi 317 e 318 prevedono che tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, dei Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile (Sasn) e a carico del cittadino, siano effettuate nel formato elettronico di cui ai decreti ministeriali del Mef in materia di dematerializzazione delle ricette mediche».
Rideterminazione delle quote di spettanza della filiera
La legge di bilancio prevede poi una rideterminazione delle quote di spettanza delle aziende farmaceutiche e dei grossisti sul prezzo di vendita al pubblico dei farmaci di classe A, trasferendo lo 0,65% – quota non contendibile e non cedibile – dalle prime ai secondi. Vengono inoltre stanziati 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 a favore delle imprese farmaceutiche. Altre disposizioni riguardano l’entrata in vigore del Programma nazionale di Hta, la nuova codifica dei dispositivi medici, l’incremento delle risorse per le cure palliative e la dematerializzazione delle ricette mediche per garantire la completa alimentazione del fascicolo sanitario elettronico.
Incremento del fabbisogno sanitario nazionale e novità per i farmaci innovativi
Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato viene incrementato progressivamente fino a raggiungere 8.840,7 milioni annui a decorrere dal 2030. Sono state inoltre introdotte misure riguardanti i farmaci innovativi, ridefinendo i fattori che ne determinano l’innovatività e specificando la destinazione delle risorse del Fondo dedicato. Viene estesa anche ai medicinali con innovatività condizionata e ad alcuni agenti anti-infettivi la possibilità di accedere a tali risorse, seppur con limiti di spesa predefiniti. Sarà la Commissione scientifica ed economica del farmaco (Cse) dell’Aifa a verificare il requisito dell’innovatività terapeutica.
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