federfarma piemonteRuolo, organizzazione, aggregazione e sostenibilità: sono le parole chiave del convegno “Le esperienze piemontesi per una farmacia che cambia” organizzato per domenica 25 ottobre da Federfarma Piemonte, in collaborazione con gli Ordini dei farmacisti piemontesi e l’Università di Torino. L’obiettivo è fare il punto sulle esperienze che si sono nel tempo realizzate sul territorio regionale e fare proposte concrete per garantire alla farmacia il suo ruolo indispensabile e insostituibile all’interno del Ssn e nel tessuto sociale. «È sufficiente consegnare un medicinale per avere un ruolo non sostituibile? È sufficiente essere capillari per essere indispensabili? In Piemonte pensiamo di no», spiegano gli organizzatori, per questo si è deciso di promuovere un momento di incontro e confronto tra mondo della farmacia e della politica, a cui parteciperanno esponenti politici piemontesi e il viceministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando. Invitata a intervenire anche la ministra della Salute Beatrice Lorenzin.

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«In questo momento – spiega a FarmaciaVirtuale.it Massimo Mana, presidente di Federfarma Piemonte – in regione c’è una farmacia ogni 2880 abitanti; è “la media del pollo”. Ce n’è già un alto numero, e in più col concorso 75 sono già state assegnate e ci sarà un’altra tornata di una trentina di assegnazioni. Con queste ulteriori cento, la marginalità è destinata a ridursi ancora. In una situazione del genere a stare da soli si muore, se non subito nel breve. Una farmacia piccola non può permettersi di offrire nuovi servizi; quello che proponiamo è perciò di mettersi insieme, per fare massa e resistere, soprattutto a fronte dell’ingresso dei capitali previsto dal ddl concorrenza». Nel corso del convegno si parlerà quindi dell’impatto dei capitali sulle attività della farmacia in Europa e nel prossimo futuro in Italia, degli esempi di sinergie in Piemonte e delle esperienze in altri canali distributivi.

I cambiamenti in atto, a livello sociale e legislativo, richiedono partnership e integrazioni tra gli attori del settore: farmacie, gruppi d’acquisto, distributori intermedi, società di servizi. Sarà sempre più necessario fare fronte comune per resistere e gestire i cambiamenti, e la sola vendita del farmaco è destinata a non essere più sufficiente senza un ulteriore apporto che può venire solo dalla professione. «Non è più pensabile una farmacia che dispensi esclusivamente il farmaco, serve del valore aggiunto, e ciò è possibile solamente con una farmacia preparata, con formazione ad hoc. Il futuro è avere un ruolo nell’aderenza alla terapia e nella prevenzione, che consentirà risparmi al sistema sanitario quanto alla società nel suo complesso. L’obiettivo è stare sul territorio accanto ai pazienti, evitando più possibile l’ospedalizzazione». Appuntamento quindi per domenica 25 ottobre, a partire dalle 9 al Museo dell’automobile di Torino, in corso Unità d’Italia 40; per informazioni event@ideeallavoro.com, 011.0814031.

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