«Il piano rappresenta un’occasione da non sprecare». È quanto dichiara Luigi d’Ambrosio Lettieri, vicepresidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), a margine dell’audizione svolta mercoledì 3 febbraio 2021 presso la Commissione XII Affari sociali della Camera dei Deputati, in merito alla proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza. Secondo d’Ambrosio Lettieri si tratta di «una grande opportunità per avviare il rinnovamento del Servizio sanitario nazionale e della governance del sistema salute nel suo complesso. Un rinnovamento che, come hanno mostrato anche le vicende della pandemia, non può prescindere dalla valorizzazione del ruolo del farmacista e delle farmacie di comunità e da un concreto adeguamento degli organici dei farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici territoriali».

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L’ausilio della sanità digitale

Tra gli strumenti per raggiungere gli obiettivi, secondo d’Ambrosio Lettieri, farmacie e digitalizzazione: «Se è chiaro che il riassetto della sanità deve avere come idea guida la prossimità, questa può essere raggiunta innanzitutto avvalendosi della rete capillare delle farmacie strutturate come presidio polifunzionale». Inoltre «grazie anche alla sanità digitale – aggiunge il dirigente – sarebbe possibile sviluppare nuovi setting assistenziali sostenuti da un convinto rilancio della collaborazione interprofessionale. Solo così si realizzerà concretamente la presa in carico sul territorio dei pazienti, a cominciare dai 14 milioni di italiani che soffrono di almeno una patologia cronica».

L’impegno per l’immunizzazione contro Covid-19

Andrea Mandelli, presidente della Fofi, ha ricordato che la «Federazione ha presentato proposte concrete basate su un’analisi puntuale delle criticità che da tempo caratterizzano la sanità italiana e che sono state drammaticamente esacerbate dalla pandemia. Abbiamo di fronte un impegno straordinario come l’immunizzazione contro il Covid-19 di decine di milioni di persone, ma anche il recupero di tutte attività di cura ordinarie che la pandemia ha ostacolato se non impedito. In questo scenario la nostra professione può dare un apporto significativo, ma è ora che si deve avviare questo cambiamento».

Il ruolo cruciale del farmacista

Quanto ai contenuti presentati nell’audizione, è utile sottolineare la centralità del ruolo del farmacista: «Il farmacista – si legge nel documento -, nel rispetto del proprio profilo professionale, è oggi in grado di fornire al paziente un’assistenza più coerente con la nuova domanda di salute e di proporsi come autorevole referente del percorso di cura, assumendo una posizione strategica nelle attività di potenziamento della sanità territoriale. A supporto di tale ruolo giova in modo rilevante il rapporto fiduciario che lo stesso riesce ad instaurare con la comunità con cui si rapporta, potendo consentire una più efficace presa in carico del paziente a beneficio della sostenibilità del Servizio sanitario nazionale». Si rimanda alla lettura integrale della relazione pubblicata nella sezione “Documenti allegati”.

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