«La farmacia si conferma un presidio sanitario essenziale per garantire tempestività e continuità nella presa in carico e nel monitoraggio della cronicità sul territorio, in particolare nella delicata area del rischio cardio-metabolico legato all’ipercolesterolemia». È quanto emerso da una survey realizzata da Fondazione Muralti e Federfarma Lombardia, realizzata con il grant incondizionato di Daiichi Sankyo Italia, i cui risultati sono stati presentati a Milano lunedì 27 maggio 2024. Secondo quanto evidenziato, «in oltre il 72% dei casi il controllo del colesterolo si esegue infatti in farmacia, su iniziativa del cittadino-paziente». Per la Fondazione «sono numeri che potrebbero crescere ulteriormente, perché il 16% dei cittadini intervistati dai farmacisti ancora non sa di poter ricorrere a questa modalità di esame, semplicemente con il test del sangue capillare in farmacia. Inoltre, più della metà dei farmacisti coinvolti nell’indagine dichiara che, per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, i cittadini lombardi ricorrono in primis all’uso di integratori (51%), mentre nel 32,7% si utilizzano anche terapie farmacologiche specifiche».
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I dettagli del progetto per la gestione dell’ipercolesterolemia
Quanto ai dettagli del progetto, i promotori dell’iniziativa hanno spiegato che è «nato con l’obiettivo di formare una classe di professionisti specializzati nella gestione dell’ipercolesterolemia, alla luce non soltanto delle più recenti innovazioni terapeutiche per specifici target di popolazione a rischio, ma anche delle più estese competenze della farmacia dei servizi sul terreno della prevenzione» e dunque «ha confermato il ruolo imprescindibile della farmacia e del farmacista specializzato». Entrando in merito all’attività pratica, «oltre ad accompagnare il paziente cronico lungo percorsi terapeutici complessi, imperniati sull’efficacia, la sicurezza e l’appropriatezza del farmaco, la farmacia e il farmacista rappresentano partner strategici a supporto dell’aderenza terapeutica del paziente: dal counselling all’informazione diretta al cittadino su altri accorgimenti per il miglioramento del profilo lipidico, complementari all’utilizzo di farmaci e integratori. Tra questi, l’adozione di corretti stili di vita – in termini di alimentazione e attività fisica – e la promozione di una maggiore sensibilità sul rischio cardiovascolare, responsabile ancora oggi del numero più alto di decessi rispetto a qualsiasi altra patologia».
Farmacie e ruolo fondamentale nella salute pubblica di Regione Lombardia
Emanuele Monti, presidente della commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia della Regione Lombardia, ha sottolineato che «le farmacie svolgono un ruolo fondamentale nella salute pubblica di Regione Lombardia. Sono oltre 3mila, distribuite su tutto il territorio regionale, fungendo da punti di accesso primari per i cittadini a servizi sanitari essenziali, tra cui la distribuzione e la consulenza sui farmaci anche nelle aree più remote. Offrono numerosi servizi per la prevenzione e la gestione delle malattie croniche, come il monitoraggio della pressione arteriosa, test della glicemia e screening del colesterolo. Circa il 60% delle farmacie lombarde fornisce consulenze personalizzate sulla gestione del colesterolo e altre condizioni correlate, educando i pazienti su dieta, esercizio fisico e uso appropriato dei farmaci».
Migliaia di cittadini lombardi si rivolgono alle farmacie
Secondo Monti «è facile comprendere come mai, ogni giorno, migliaia di cittadini lombardi si rivolgano alle farmacie per ottenere consigli, acquistare farmaci e accedere a servizi di prevenzione e monitoraggio della salute. Iniziative regionali, come il progetto “Farmacia dei servizi”, mirano a integrare ulteriormente le farmacie nella rete sanitaria, migliorando l’accesso ai nuovi farmaci e ai servizi di prevenzione. Grazie al lavoro in stretta collaborazione con il sistema sanitario regionale, le farmacie garantiscono la continuità delle cure e l’aderenza alle terapie, specialmente per i pazienti con condizioni croniche come l’ipercolesterolemia. Secondo recenti dati regionali, oltre il 70% dei pazienti ipercolesterolemici in Lombardia ha accesso ai nuovi farmaci attraverso le farmacie, con un aumento significativo dell’aderenza terapeutica grazie alla consulenza farmacologica. In questo modo, le farmacie lombarde contribuiscono significativamente alla riduzione dei livelli di colesterolo nella popolazione e rappresentano un vero pilastro essenziale nel sistema sanitario di Regione Lombardia, non solo per la distribuzione dei nuovi farmaci contro il colesterolo, ma anche per l’educazione e il supporto continuo ai pazienti nella gestione delle loro condizioni di salute».
Racca: «Formazione professionale asset fondamentale»
Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, ha affermato che «la formazione professionale rappresenta un asset fondamentale per i farmacisti lombardi, che sanno riconoscerne il valore aggiunto, al fine di contribuire a una migliore gestione della cronicità sul territorio, sulla base di competenze specifiche e aggiornamento costante. La farmacia di comunità e il farmacista rappresentano presidi sanitari essenziali per l’informazione al cittadino-paziente, per estendere la cultura della prevenzione sul rischio cardiovascolare, e di presidio sanitario strategico durante il percorso terapeutico del paziente. Ecco perché è fondamentale che la farmacia di comunità, in virtù della sua presenza capillare sul territorio, si arricchisca di conoscenze e competenze, che possano porla nelle condizioni di svolgere attività di counselling verso la popolazione, grazie a farmacisti sempre più specializzati e formati, in grado di intercettare e saper rispondere proattivamente ai bisogni di salute, in particolare dei pazienti più a rischio».
Ampia partecipazione dei farmacisti lombardi
Secondo Manuela Bandi, direttore di Fondazione Muralti, «il progetto formativo che abbiamo realizzato ha visto la partecipazione dei farmacisti lombardi, a conferma della loro volontà di rimanere aggiornati sulle principali innovazioni terapeutiche per la migliore gestione della cronicità. Una formazione dal taglio spiccatamente pratico, per la migliore gestione delle persone con colesterolo non controllato, che ha raccolto la piena soddisfazione del 60% dei farmacisti lombardi. Inoltre, il 58% degli stessi ha dichiarato che le conoscenze acquisite durante il corso saranno utili per lo svolgimento del loro lavoro in farmacia e adempiere a quel ruolo “cuscinetto” tra territorio e ospedale, sapendo riconoscere eventuali campanelli d’allarme così da indirizzare il cittadino-paziente verso i percorsi più adeguati».
Innovazioni terapeutiche per cambiare l’approccio al rischio cardiovascolare
Fabio Romeo, senior medical and value & access director sbd, Daiichi Sankyo Italia, ha commentato positivamente l’iniziativa: «Siamo orgogliosi di aver sostenuto questo importante progetto di formazione, al fianco di Federfarma Lombardia e Fondazione Muralti. Daiichi Sankyo è straordinariamente impegnata nella ricerca in area cardio-metabolica, ed è stata non a caso in grado di offrire innovazioni terapeutiche che possono cambiare l’approccio al rischio cardiovascolare, come l’acido bempedoico, disponibile anche in associazione con ezetimibe. Ma quest’impegno deve andare di pari passo con altrettanta responsabilità nell’aggiornamento dei professionisti della salute, che concretizzano, a beneficio dei pazienti, la promessa delle nostre innovazioni farmacologiche. Nel caso delle malattie croniche, come appunto l’ipercolesterolemia, siamo convinti che la farmacia sia già uno dei principali punti di riferimento del cittadino per sostenere la consapevolezza dell’importanza dello stile di vita e della prevenzione, ma anche dell’aderenza e dell’appropriatezza terapeutica, che si traducono in migliori outcome di salute e minori costi a carico del servizio sanitario».
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