La Corte di giustizia europea: la parola “farmacia” non è un marchio

Quale che sia la lingua utilizzata, quale che sia la traduzione, la parola “farmacia” non è un vocabolo come un altro. E per questo non può essere sfruttato a proprio piacimento a fini commerciali. A spiegarlo è la Corte di giustizia europea, che è stata chiamata a giudicare il caso di un gruppo italiano, la Paglieri Sell System. Quest’ultimo, come riportato dal quotidiano specializzato francese Le Quotidien du Pharmacien, non potrà apporre sulle confezioni dei propri prodotti cosmetici e alimentari la parola “Apoteke”, perché essa richiama in modo troppo immediato le traduzioni di “farmacia” in tedesco, danese e croato. In tali tre lingue le insegne recitano infatti, rispettivamente, “Apotheke”, “Apotek” e “Apoteka”. «Il gruppo Pagliari – prosegue il giornale – aveva presentato ricorso di fronte ai giudici europei in seguito alla decisione da parte dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) di opporsi alla richiesta di registrare il marchio al fine di commercializzare una vasta serie di prodotti cosmetici, Otc, veterinari, nonché integratori, detergenti e preparati alimentari come carni, latticini, pizze, pane e alcuni prodotti da pasticceria». A Lussemburgo, i magistrati hanno rigettato dunque il ricorso dell’azienda italiana, confermando così la decisione dell’Euipo e sottolineando «l’incompatibilità con il nome richiesto», proprio in ragione del fatto che esso potrebbe fare riferimento in modo troppo esplicito al luogo di vendita, sia che si tratti di farmacie che di parafarmacie. Il rischio è che i consumatori vengano di fatto portati ad effettuare un’analogia diretta, ha spiegato la Corte. E ciò, hanno aggiunto, «nonostante il fatto che la parola sia stata scritta in modo grammaticalmente non corretto». Inoltre, continua l’articolo del quotidiano online, l’idea dell’azienda era di utilizzare un logo che contienesse una croce: «Anch’essa, benché sia di colore rosso, avrebbe riportato in modo troppo diretto al concetto di farmacia» intesa nell’accezione comune del termine.