Italfarmaco, azienda farmaceutica italiana, ha avviato una collaborazione con Iktos, società specializzata nell’applicazione dell’intelligenza artificiale (Ai) in ambito farmaceutico. La multinazionale con sede a Milano ha spiegato che l’obiettivo è «individuare una nuova generazione di inibitori di istone deacetilasi (Hdac) per patologie in campo non oncologico, tra cui quelle che colpiscono il sistema nervoso centrale». Nel dettaglio «gli inibitori delle Hdac sono stati sviluppati e approvati, principalmente per il trattamento del cancro, dimostrando un potenziale terapeutico in oncologia». Dunque «Italfarmaco ha sviluppato Givinostat, un inibitore delle Hdac, per un’indicazione non oncologica, in particolare per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne (Dmd). Givinostat ha ricevuto l’approvazione della Fda per la Dmd».

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Processo complesso, lungo, iterativo e ad alto rischio

Come evidenziato da Italfarmaco «la scoperta di farmaci è un processo complesso, lungo, iterativo e ad alto rischio. Milioni di persone aspettano l’approvazione di nuovi farmaci e l’Ai ci aiuterà a identificare nuovi inibitori candidati per Hdac che potranno entrare in sperimentazione clinica in tempi più brevi e con minori risorse». In tale direzione, Italfarmaco «sfrutterà la sua storica esperienza nell’epigenetica e negli inibitori di Hdac, insieme all’esperienza di Iktos nell’Ai, con l’obiettivo di identificare nuovi candidati promettenti».

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